domenica 30 giugno 2013

30 giugno 1960 Genova capitale dell'antifascismo

30 Giugno 1960 Genova capitale dell'antifascismo

Mio padre era lì in Piazza

Nel giugno del 1960 il MSI intende tenere a Genova il suo congresso. E' chiaro alle forze della Resistenza e a tutti gli antifasciscisti che questo congresso a Genova, medaglia d'oro della Resistenza rappresenta un momento determinante per il reinserimento del fascismo nel potere ufficiale. Genova antifascista, partigiana e proletaria insorge e dice no al fascismo! La città si mobilita, i giovani con le loro magliette a righe (allora indossate non certo per seguire la moda, ma perchè erano magliette che si potevano trovare a buon prezzo e che si potevano trovare nei mercatini del centro storico o dal famoso Lucarda di Sottoripa) diventeranno il simbolo giovanile del 30 Giugno 1960. Si uniscono ai reduci partigiani; la polizia (di Spataro) carica i manifestanti, seguono violenti scontri con i scelbotti (così vennero ribattezzati il 14 luglio 1948 (attentato a Togliatti) i poliziotti usati contro gli operai insorti), e così continuarono a chiamarli in quei giorni, ma nonostante la polizia abbia uomini addestrati e ben equipaggiati, non riesce a debellare la sommossa popolare e viene sonoramente battuta da giovani antifascisti! E... mentre in piazza De Ferrari i giovani antifascisti e i partigiani erano impegnati a respingere le provocazione poliziesche, un altro reparto della polizia, in pieno assetto di guerra proteggeva i gerarchi fascisti permettendogli di sfuggire indisturbati. In seguito si venne a sapere che furono messi su un treno speciale che partì dalla stazione di Ge- Nervi e, dove si erano rifugiati nella speranza di tenere il loro congresso.
Il 30 Giugno 1960 Genova è la capitale dell'antifascismo italiano. Il fascismo non passò

Emmu vintu a battaglia
emmu vintu a De Ferrari
i fascisti e i se cumpari
han piggiou de priunè

Vegnì a quattru a quattru
sci ben che ghei u baccu
vegnì a ottu a ottu
sci ben che ghei u s-cioppu

Semmu du meu
purtemmo a maggia russa
quai chi ne tucca
u pigemmu a priunè

giovedì 27 giugno 2013

Manifestazione con le LIBRERIE INDIPENDENTI

Manifestazione con le LIBRERIE INDIPENDENTI

e questo sarà solo il primo di tanti appuntamenti che ci aspettano per settembre e che sono in cantiere e che hanno bisogno di collaborazione e presenze attive chi volesse partecipare può contattarci sulla nostra pagina oppure inviando una e-mail a clccge@gmail.com

Le Librerie indipendenti Genova (*) e il Comitato Liberi Cittadini di Certosa con la collaborazione del portale web Promogenova.it organizzeranno l'evento "Librerie indipendenti per vivere il quartiere senza subirlo" nella giornata di Sabato 7 Settembre 2013 nell'area dei giardini pubblici di Piazzale E. Guerra (a Certosa, dietro alla Biblioteca Cervetto, di fronte alle Foltzer).
La manifestazione si svolgerà per tutta la giornata e su tutta l'area dei giardini coinvolgendo volontari per letture e laboratori; il ricavato delle vendite dei libri e le offerte dei laboratori verrà devoluto all'Associazione Pandora, centro anti-violenza sulle donne attualmente ospitato in locali interni al Municipio V Valpolcevera (in Via Reta 3, a Bolzaneto) e che per mancanza di fondi rischia la chiusura il prossimo anno.
Durante la giornata nei giardini saranno aituati dei gazebo per ospitare le librerie partecipanti e la zona riservata alle letture ad alta voce per i bambini. Inoltre vi saranno banchetti vari di laboratori creativi dedicati ai bambini e non solo, spettacoli di improvvisazione teatrale, presentazioni di libri, dibattiti e conversazioni letterarie. La giornata vuole essere un momento di incontro con il quartiere in un luogo caro agli abitanti e ai bambini, dimostrando che ovunque e in molti modi si può fare cultura a costo zero; ma vuole anche essere un'occasione per bancarellisti, negozi e Attività commerciali nell'ottica di un utilizzo degli spazi pubblici quali "centri commerciali all'aperto", di un rilancio dell'economia a partire dal territorio e dalle persone che vi risiedono e vi lavorano.
Raccogliamo e giriamo dunque, con questo spirito costruttivo, l'invito a tutte le Associazioni e alle persone interessate a dare una mano affinché si rendano disponibili a partecipare assicurando non solo la presenza il 7 Settembre, ma attivandosi già in fase di organizzazione dell'evento, con idee, proposte, spunti.

giovedì 20 giugno 2013

Femminicidio


Torniamo a parlare di FEMMINICIDIO

Solo alcuni giorni fa tutti i giornali hanno parlato dell'agghiacciante omicidio di Giovanna Nobile, un'insegnate di religione di Vittoria, cittadina in provincia di Ragusa, uccisa a scuola da un bidello con due colpi di pistola. A far scattare la furia omicida dell'aggressore, a quanto pare, la rabbia per un amore non ricambiato da parte della professoressa.

È questo l'ultimo eclatante fatto di sangue che vede vittima una donna e che allunga la scia di omicidi e atti di violenza commessi nei confronti delle donne. Il femminicidio è, infatti, una piaga della nostra società, nonostante i molti passi in avanti fatti lungo il percorso dell'emancipazione femminile e della parità di genere.

 

Pur non essendoci una statistica ufficiale nel nostro Paese, i dati più accreditati ci dicono che nel 2012 sono stati commessi 124 femminicidi e 47 tentati omicidi. Si tratta di dati raccolti sulla base delle notizie riportate dai mass media. A questi, quindi, vanno aggiunti una miriade di casi di violenza, più o meno gravi, che non attraggono l'attenzione dei media o che non vengono denunciati. Spesso molte donne, per paura, decidono di non chiedere aiuto.

Come sappiamo le violenze si consumano nella maggior parte dei casi all'interno delle mura domestiche da parte degli stessi familiari delle donne. Un'altra buona percentuale riguarda le violenze inflitte sui posti di lavoro e in luoghi pubblici. Ognuno di questi casi è figlio di una subcultura maschilista, che vede ancora oggi la donna come una proprietà su cui esercitare la propria volontà, attraverso la prepotenza della forza fisica, del ricatto economico, del condizionamento psicologico, della molestia.

 

Per troppo tempo il tema è stato sottovalutato e solo in questi ultimi anni ha assunto un peso maggiore nell'opinione pubblica nazionale, trovando come risposta principale la legge sullo stalking, approvata nel febbraio del 2009. Un provvedimento che interviene sul piano delle repressione e che nonostante le buone intenzioni del legislatore, in diverse situazioni, non è riuscito a garantire l'incolumità e la piena sicurezza delle vittime.

L'azione di contrasto al femminicidio, infatti, deve essere dispiegata su più fronti: non solo repressione, ma anche sensibilizzazione, informazione, assistenza, sicurezza. In parole concrete è necessario:

·        migliorare la legge sullo stalking per correggere gli errori;

·        istituire un Osservatorio nazionale, come è stato fatto in Spagna ed in Francia;

·        creare un sistema capillare in tutto il Paese di solidarietà alle vittime di violenza, per accogliere le vittime e accompagnarle verso la denuncia ed il superamento del trauma;

·        realizzare campagne di informazione per sensibilizzazione e convincere le vittime a denunciare i loro carnefici;

·        investire più risorse e mezzi per garantire la sicurezza nelle nostre città e nelle nostre province.

Sono alcuni dei punti su cui dovremmo metterci al lavoro nel più breve tempo possibile, per dare piena attuazione alla Convenzione di Istanbul. Questa carta rappresenta un timone guida per affrontare seriamente il problema e per fare in modo che la nostra società faccia un ulteriore salto di civiltà.

martedì 18 giugno 2013

Un anno di attiovità

Un anno di attività

Prima delle tanto agognate ferie, per qualcuno, è giusto fare un primo bilancio di questo primo anno del nostro Comitato
Come si ricorderà partimmo nel Marzo del 2012 con le prime manifestazioni contro la Genova Parcheggi che sottrasse, con un vero e proprio blitz, ben 54 posti auto a quei residenti che avevano diritto di posteggiare sull'area Filea.
Come dicevamo iniziammo la nostra prima battaglia e con fatica riuscimmo, in parte, a far ritornare su i suoi passi Genova Parcheggi che ridiede ai residenti 24 posti; ma intanto visto che eravamo in ballo iniziammo ad interessarci un po' di tutta l'area, che a parer nostro era (ed è purtroppo ancora oggi) in condizioni  per nulla soddisfacenti. Presentammo alcune proposte, all'epoca al presidente Gianni Crivello e all'Assessore al traffico Farello, che diedero la loro disponibilità a ragionarci sopra, ma purtroppo si andava verso nuove elezioni e tutto rimase congelato.
Noi invece no.
Continuammo, anche con i nuovi eletti, a portare avanti le nostre istanze anche se inizialmente ci fu molta incomprensione dettata dalla non conoscenza delle persone e anche da persone esterne, sia al Comitato che ai nuovi eletti in Municipio, che vollero  giocare sporco, ma poi grazie ad incontri chiarificatori si iniziò una vera, e per qualche aspetto, proficua collaborazione che sta andando avanti ancora oggi con buoni risultati.
Passato, ma non risolto del tutto il problema Filea ci interessammo del problema del CUP e dei suoi Ambulatori di via Canepari, che con una scellerata politica di tagli della Regione Liguria e del suo assessore alla Sanità Claudio Montaldo volevano chiudere. Facemmo un quantità di volantini dove indicavamo per filo e per segno tutti i disagi che avrebbe comportato tale chiusura per tutta Certosa, bloccammo Via Canepari, iniziammo una raccolta di firme in collaborazione con la chiesa del Borghetto, interessammo il Municipio e direttamente la nuova presidente Iole Murruni che diede ascolto alle nostre rimostranze, chiedemmo un incontro con l'assessore Montaldo e visto che non ci diede risposta l'andammo a contestare ad una festa del PD al Porto Antico dove ad un dibattito pubblico alla presenza anche del Senatore, oggi sindaco di Roma Ignazio Marino, fu in qualche maniera costretto ad ascoltarci; ma visto che le cose non si muovevano, anche se la presidente Murruni continuava a lavorare per una soluzione, decidemmo a Luglio di organizzare un corteo per le vie della delegazione che vide più di 500 persone scendere al nostro fianco.
Dopo questa manifestazione le cose  presero una piega diversa.
Intanto il Municipio iniziò a vedere soluzioni alternative sia per le prenotazioni (vedi contatti con alcune farmacie della zona), poi riuscì a far rimanere aperto, fino ad oggi, per 2 volte alla settimana direttamente il CUP e per intera settimana i servizi ambulatoriali per poi individuare locali alternativi a quelli di via Canepari che fossero sempre sul territorio. Finalmente si riuscirono ad individuare in quelli dove oggi vi sono gli assistenti sociali che con una serie di spostamenti in passo Torbella dovrebbero lasciare liberi per il nuovo CUP ed Ambulatori per la fine dell'anno anche se, su questa data abbiamo più di una preoccupazione ma statene sicuri non la perderemo d'occhio.
Questi i primi due veri problemi che ci trovammo ad affrontare ed in qualche maniera anche a "vincere"
Poi iniziammo a interessarci anche del degrado sia ambientale che sociale di Certosa.
Iniziammo a segnalare le innumerevoli criticità dei giardini di Via Ariosto, quelli di P.le Guerra di Pl.le Palli, di P.zza Petrella e via dicendo, dove trovammo nell'assessore del Municipio, Patrizia Palermo, un interlocutrice molto attenta, come per la pulizia di P.zza Petrella i responsabili di zona di AMIU, Carrera e Maccagno, che dietro nostre continue segnalazioni presero a regime la pulizia di detta piazza (che ancora oggi seguono con molta attenzione).
Invece sul degrado sociale, iniziammo anche a parlarne con alcuni operatori commerciali della zona, segnalando ogni volta che se ne presentava, purtroppo occasione, la criticità al comandante della caserma dei CC. Di Fegino, Maresciallo Landolfi, che pur fra mille difficoltà ha cercato di venirci incontro.
Abbiamo anche intrapreso un discorso sulla Legalità, che si lega di pari passo con il degrado, segnalando anche fatti di notevole importanza come gli incendi dei negozi, alcune spaccate di vetrine, lo spaccio di droga, l'avvento delle sale gioco e dei compra oro, delle infiltrazioni mafiose sul nostro quartiere prendendo spunto dalle relazioni semestrali della D.I.A. che indicavano la Valpolcevera e Certosa in particolare, come punti focali. Tanto che al tavolo sulla Legalità, organizzato dal Municipio, fummo presenti con un nostro rappresentante che alla fine del suo intervento fu, oltre che applaudito, molto apprezzato dai membri delle FF.OO. presenti.
In questo anno abbiamo anche tessuto tutta una rete di conoscenza e collaborazioni
Siamo entrati a collaborare con l'I.C.C. Certosa dove abbiamo trovato un Dirigente Scolastico, Davide Ballantini, molto attento alle problematiche, oltre come ovvio quelle  della scuola, a quelle del quartiere dove opera, e tutta una serie di insegnanti con la I maiuscola.
Con la scuola Primaria della Ludovico Ariosto abbiamo, grazie ad un laboratorio d'arte condotto volontariamente da un nostro membro, Andrea D'Agostino, ideato tutta una serie di pupazzi di carta pesta che sono stati esposti durante le feste natalizie nei negozi del quartiere. Pupazzi ideati e costruiti dai ragazzi della scuola a partire da quelli della scuola dell'infanzia fino ad arrivare alle V classi. Stupendo il "presepe napoletano" che è stato voluto e poi esposto, grazie all'assessore Patrizia Palermo, alla Casa Ambientale in via Maritano.
Sempre grazie ad un gruppo di insegnanti abbiamo anche fatto alcuni incontri in Lingua Genovese, grazie alla nostra Jolanda Zaino che con i suoi capelli bianchi si è fatta ben volere da tutti e che poi il tutto è sfociato in uno spettacolo natalizio davvero emozionante.
Abbiamo intrecciato rapporti con l'A.N.P.I. partecipando e collaborando alle loro iniziative del 25 Aprile tanto che oggi siamo ospitati nei loro locali di via Brin per le nostre attività.
Abbiamo ottimi rapporti con la S.O.C. Certosa, che ci ospita per i nostri direttivi, che ci ha dato l'opportunità, grazie al suo presidente, Andrea Brina, di poter utilizzare anche il loro teatrino per un incontro sulla Sanità per la presentazione di libri e tanto altro.
Abbiamo ottimi rapporti anche con la Chiesa del Borghetto, che a inizio della nostra storia ci ha dato l'opportunità di usufruire dei loro locali
Come detto sopra collaboriamo anche con gli operatori economici di Certosa, e con gli operatori del mercato al coperto sempre di Certosa.
Stiamo attivando anche una futura più stretta collaborazione con associazioni come  Pandora, il Punto, con la Casa della Legalità, con vari comitati di cittadini e associazioni di mediazione culturale.
Ci siamo occupati anche del Cinema Albatros, collaborando esternamente con il DLF ed il gruppo di volontari che ne facevano parte. Abbiamo presentato libri e via dicendo.
Non abbiamo fatto mancare la nostra vicinanza anche ad altri Comitati che portavano avanti iniziative di notevole importanza  per la cittadinanza come per l'Ospedale Gallino, per la difesa della scuola Villa Sanguineti e per le battaglie portate avanti dal nostro amico Felice Airoldi contro l'inceneritore a Scarpino.
Proprio per tutto questo ci siamo inventati l'AGORA' questo appuntamento mensile che facciamo tutti i primo sabato del mese dalle 9 alle 13  in via Piombino dove incontriamo, cittadini, associazioni, istituzioni per ascoltare e poi proporre le loro istanze.
Abbiamo anche creato una sorta di giornalino dove invitiamo tutti coloro che abbiano voglia di scrivere qualcosa su Certosa
Oggi invece ci stiamo interessando della viabilità del nostro quartiere. Le criticità di Via Jori, quelle di via Canepari con quella "maledetta telecamera" di cui con una raccolta firme (1447) ne abbiamo richiesto all'assessore Dagnino del Comune la sua soppressione; abbiamo ripreso il discorso Filea dopo gli ultimi sciagurati lavori che Aster vi ha fatto, disattendo tutte le nostre proposte.
Su questi problemi ci ha fatto piacere vedere che l'assessore del Municipio, Mario Vanni, con i giusti distinguo, ed il nuovo comandante della Polizia Municipale , Fabio Gregani, il loro interessamento Per il futuro se saremo ancora qui,stiamo preparando tutto un progetto sul tragico problema del Femminicidio, con una manifestazione che terremo il 14 Settembre, collaboreremo per una manifestazione con le Librerie Indipendenti che stanno attraversando un momento davvero drammatico, e vorremo riprendere il discorso su Salute e Sanità, partendo dal problema della discarica abusiva dei veleni di via Piombelli, per parlare poi della mancanza di Pronto Soccorso, e cercare di capire veramente il discorso sulla Casa della Salute.
E per ultimo, ma non certamente ultimo, cercare di farsì che la gente di Certosa sia presente, e prenda coscienza di tutte queste criticità, e che ci aiuti e ci affianchi  per  una loro risoluzione
Enrico D'Agostino

domenica 9 giugno 2013

Impressioni di ieri

Impressioni di ieri sulla Manifestazione nell'area ex Filea

L'appuntamento di oggi sull'area Filea ha avuto dei chiari e scuri...
Senz'altro, visto tutti i mugugni, ci aspettavamo una maggiore partecipazione, però più di un centinaio di persone sono passate e si sono volute informare, sui lavori fatti in Filea e lasciare la propria firma contro la famosa telecamera di Via Canepari, concludendo la raccolta a 1447 adesioni che consegneremo all'assessore al traffico Dagnino e alla Presidente del Municipio, Iole Murruni, per avere un tavolo di confronto sulle tematiche della viabilità del nostro quartiere.
Ottima la visibilità che il nostro Comitato ha avuto grazie agli organi di Stampa, Corriere Mercantile- Era Superba- il Secolo xix, La Polcevera, Rai Tre Regionale, Telecity e tele Liguria, che hanno dato spazio a nostre interviste con articoli e riprese televisive. Grazie anche per la partecipazione del segretario del PD del Circolo di Rivarolo, Adelmo Taddei, che ha voluto capire i malumori e le criticità che abbiamo reperito, cosa che ha fatto anche il Capo Gruppo di Rifondazione in Municipio, Davide Ghiglione.
In conclusione ci possiamo ritenere soddisfatti e adesso, dopo la consegna delle firme e la richiesta di incontro con l'Assessore Dagnino e la presidente, Murruni, continueremo a stare sul pezzo.
Prima di concludere vorrei ringraziare la Polizia Municipale e i CC. che sono passati per garantire il regolare svolgimento della manifestazione.

Articolo del Secolo XIX

Area ex Filea oggi protesta in piazza degli abitanti

Un gran pasticcio. E una grande mobilitazione, oggi (ieri), in Valpolcevera sul parcheggio della ex Filea. La zona è al centro da tempo delle contestazioni di un agguerrito comitato civico. I problemi sono tanti. A partire dalla struttura metallica, adibita a spazi di parcheggio privato, che non rispetta gli standard di sicurezza. Una "gabbia" angusta, un labirinto con una sola uscita,senza sistemi antincendio e dove pochi giorni fa è andata a fuoco un'auto, completamente distrutta per l'impossibilità di intervenite tempestivamente. La "gabbia" in tempi recenti è stata anche teatro di un tentato stupro. Poi ci sono le assurdità dei sensi di marcia e di sosta: si può entrare nella zona di parcheggio solo da un punto troppo basso per i mezzi commerciali, il che mette in crisi diversi negozi della zona, che devono raccogliere le consegne a 50 metri di distanza. Poi ci sono sensi unici che non si possono rispettare, un passaggio pedonale troppo stretto. E molti contrassegni da "residenti"per avere il posto gratis, sono evidentemente contraffatti.
E ancora le aree pubbliche sono abbandonate. Diverse auto abbandonate sono diventate dimora per senza-tetto: il cancello che porta ai soprastanti giardinetti (tenuti a fatica in ordine dai comitati cittadini) è mezzo divelto.
Per non parlare della vicina via Canepari, dove tra strisce gialle e divieti fioccano le multe e aumenta la rabbia dei commercianti.


Questo invece il Link del TG3 Regionale che parla della manifestazione
http://shar.es/wEk98

mercoledì 5 giugno 2013

Articolo de "La Polcevera"

A Certosa un Comitato per vivere il quartiere
Si discute di Sanità, Parcheggi a pagamento e Legalità

Vivere il quartiere senza subirlo. E' il motto del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, nato a Marzo del 2012 con l'idea di diventare un filtro tra la popolazione di Certosa e le istituzioni.
"Una mattina Genova Parcheggi aveva deciso di mettere delle aree blu a pagamento nel nostro quartiere, senza avvisare nessuno.- Spiega Enrico D'Agostino, tra i fondatori del Comitato- Abbiamo combattuto finchè non abbiamo riconquistato ventiquattro posti liberi. A quel punto è nata l'idea di costituire il Comitato, interessandoci a tutta Certosa, senza avere alle spalle partiti politici".
Le battaglie sono state tante, sanità, legalità e trasporti gli argomenti più delicati e importanti.
"Sul piano sanitario- afferma D'Agostino- dobbiamo affermare che anche grazie alla presidente del Municipio V Valpolcevera, Iole Murruni, siamo riusciti a salvare il CUP, che non chiuderà ma verrà soltato trasferito. Per noi è un grande traguardo, c'era il rischio di dover prendere un mezzo pubblico per poter fare un semplice esame. E per le persone anziane sarebbe stato davvero difficile. Vogliamo poi parlare dell'assenza di un ospedale? (qui avevamo parlato di Pronto Soccorso) Stanno partendo i cantieri di importanti opere infrastrutturali e se qualcuno si facesse male non avremmo strutture ospedaliere vicine. Il degrado del quartiere è il nostro secondo problema: a Certosa vivono bande di stranieri, la DIA (direzione investigativa antimafia) in una delle sue relazioni ha dichiarato che in Valpolcevera, e più precisamente a Certosa si concentra la Mafia.
Un piccolo successo sarebbe già quello di avere un presidio di Polizia Municipale, saranno circa due anni che non vediamo un vigile, e ci sentiamo abbandonati. Speriamo che con la nuova caserma di Fegino si possa avere una concentrazione di FF.OO. sul territorio.
Il traffico è il nostro t6erzo problema. In queste settimane stiamo raccogliendo le firme per far togliere la telecamera di via Canepari, inattiva dalle ore 10 alle ore 16, ma poi inizia a fare multe. Lo sa bene il veterinario che per visite ed appuntamenti di lavoro un giorno ne ha prese ben sette, da 90 euro l'una. Assurdo. Sappiamo che al Comune (anche qui avevamo detto AMT) serve solo per far cassa. Siamo stufi, questa telecamera danneggia i commercianti. A fine mese porteremo le duemila firme all'assessore Dagnino e ne chiederemo l'eliminazione, o almeno di spostarla".
Mentre si parla delle problematiche di Certosa passa un'ambulanza con le sirene attive. Non riesce a farsi strada: via Jori è bloccata dal traffico del mezzogiorno, e pochi sono i varchi in cui potersi accostare.
"Ecco un esempio di quello che succede qui tutti i giorni, - commenta D'Agostino - basterebbe ridurre l'aiuola, dare la possibilità alle auto di accostarsi e magari mettere un vigile che vieti i posteggi in doppia fila in fondo alla via.
Pochi accorgimenti e la situazione migliorerebbe molto".
In occasione del suo primo anno di vita il Comitato Liberi Cittadini di Certosa ha creato AGORA', l'appuntamento fisso il primo sabato di ogni mese per discutere assieme, proprio come si faceva nelle Agorà greche. Dal classico "mugugno" alle proposte, qualche ora assieme per parlare del quartiere, sollevando richieste da portare alla Giunta del Municipio V. Ogni mese, poi viene invitata un'associazione locale che può  pubblicizzare il suo operato. Ricordiamo che il Comitato collabora attivamente con ANPI ed il teatro Albatros.

Per ulteriri informazioni visitate la pagina di Facebook Comitato Liberi Cittadini di Certosa, oppure il blog http://clccge.blogspot.it/


lunedì 3 giugno 2013

Intervista a Era Supera

Intervista a Era Superba

http://genova.erasuperba.it/notizie-genova/certosa-area-ex-fillea-sicurezza-problema-interventi-lavori-da-rifare

sabato 1 giugno 2013

AREA FILEA

AREA FILEA

Come più di una volta abbiamo sottolineato, lo stato di degrado in cui versa, sia dal punto di vista ambientale che viario, è pessimo. Ora come sapete il nostro Comitato è sempre stato vigile su quest'area, tanto è vero che la nostra storia ebbe inizio proprio lì, con la battaglia contro la Genova Parcheggi, che una bella mattina senza avvisare nessuno portò via ben 58 posti auto ai residenti, trasformandoli a pagamento per tutti ad una tariffa oraria alquanto discutibile di €. 1,50 all'ora. Da lì iniziammo una lunga serie di incontri e manifestazioni, che portarono Genova Parcheggi a ritornare parzialmente su i suoi passi, restituendo ai residenti 25 posti auto ed abbassando la tariffa oraria a €. 0,75.
Durante quel periodo incontrammo l'allora presidente del Municipio, Gianni Crivello, insieme all'assessore alla viabilità del Comune, Ferello, a cui presentammo una serie di nostre proposte per quell'area, che a oggi a distanza di 14 mesi, con gli avvenuti cambi di presidente del Municipio e assessore comunale, sono stati messi in opera, solo che nessuna delle nostre proposte e' stata accolta, anzi l'area è stata stravolta e ora versa in una situazione a dir poco FOLLE...
Hanno creato due entrate nell'area, senza tener conto, che per accedervi ci sono due ponti ferroviari dove i mezzi commerciali e di pubblico soccorso superiori ai 2,50 metri non possono passare, i quali, per entrare o proseguire per via Piombelli o via Mansueto devono passare da l'unico ponte ferroviario superiore ai 2,50 metri, dove è stato cambiato il senso di marcia, creando l'unica uscita, per cui obbligando tali mezzi ad accedervi contro mano, in più è stato variato anche il senso di marcia lungo tutta l'area (senso unico a scendere entrando da via Piombelli) dove nuovamente i mezzi con maggior altezza si trovano costretti a proseguire contro mano se devono andare in via Piombelli.
Hanno creato un passaggio pedonale senza tener conto dei colmi dei lampioni dell'illuminazione pubblica, che di fatto impediscono il transito alle carrozzelle dei disabili e delle mamme con i passeggini.
Hanno sbagliato le indicazioni della segnaletica verticale, non hanno ritenuto di riunire i posti riservati ai disabili, come invece noi avevamo suggerito, per migliorarne la visibilità.
Tante altre proposte sono state fatte, che sarebbero davvero troppe da elencare tutte...
Ovviamente tutti questi interventi a parer nostro sono fuori da ogni logica, in più stanno creando una svariata serie di problemi.
Quindi come Comitato Liberi Cittadini di Certosa, vogliamo denunciare tutto questo, principalmente per il periodo storico in cui ci troviamo, dove i Comuni dicono di essere senza soldi, non è accettabile che poi i soldi li si trovino e vengano sperperati per interventi così assurdi, che in più danneggiano ulteriormente un'area di per se già "problematica"
E' ovvio che qualcosa non stia funzionando e riteniamo corretto che qualcuno si debba accollare delle responsabilità:
Per segnalare tutto questo il Comitato ha organizzato per il giorno  8 giugno dalle ore 9.00, sull'area Filea, un presidio, invitando tutti gli abitanti del quartiere e no per concordare insieme le azioni più opportune da fare per sensibilizzare i responsabili a rivedere lo scempio che sono riusciti a creare.

Noi ci saremo e TU ci sarai? Noi crediamo di sì, non ci deludere, dunque il tuo "mugugno" e tutto il lavoro svolto non avrà avuto nessun senso.