domenica 28 aprile 2013

La terribile Telecamera

Certosa, 1300 firme contro la "terribile" telecamera  sistemata in via Canepari

Un "occhio" a protezione della corsia autobus, posta all'altezza del civico 27, nel cuore di via Canepari, che i cittadini di Certosa proprio non sopportano. Contro la "telecamera della discordia", il malcontento si è tradotto in firme, raccolte dal Comitato di Quartiere e da alcuni esercizi commerciali della zona: più di mille e trecento finora, per richiedere a gran voce la rimozione della telecamera.
Perchè? I Cittadini ne contestano la posizione (è all'altezzadi un'incrocio, per di più in una strada piena di negozi, quindi con operazioni più o meno continue di carico e scarico merci) per cui diventa facile accavallarsi sulla linea degli autobus, e gli orari di funzionamento (in particolare l'orario del mattino, dalle 6,30 alle 10, una fascia nella quale c'è poco traffico verso Pontedecimo). Soprattutto gli abitanti della zona considerano la telecamera una vera e propria <macchina da cassa> del Comune. Sono centinaia, infatti, le multe arrivate dall'inizio di quest'anno, molte sono le contestazioni, in tanti giurano di aver solo sfiorato la corsia preferenziale.
<Mi sono arrivate tre multe nel giro di una mattinata- denuncia il titolare di uno studio proprio nei pressi della telecamera- nonostante mi fossi premunito di verificare l'orario di funzionamento del dispositivo. Tutte hanno l'orario delle 9,59 mentre io ero basato sull'orologio pubblico e quello dell'autoradio che mi davano le 10 passate. Non sarebbe possibile dotare questo strumento di un avviso luminoso per avvertire quando iniziano a funzionare? Inoltre, dalla foto che ho richiesto, noto che la visuale della telecamera è minima e parziale, senza nessun inquadramento del contesto, cioè sapere se dall'altra parte ci sono pedoni o macchine in doppia fila. Mi sono sentito preso in giro, come tutti quelli che hanno avuto la multa per storie simili alle mie: pensate che alcuni hanno ricevuto fino a sette multe, tutte di seguito>...
Le firme dei cittadini saranno presentate ad AMT  ma già il Municipio Valpolcevera si è mosso per trovare una soluzione. < Abbiamo parlato anche noi di questo problema in Comune- commenta Iole Murruni, presidente del Municipio Valpolcevera- ma per ora non abbiamo avuto esito. Capisco i cittadini e dico che in effetti la posizione della telecamera è da rivedere, ma al contempo voglio anche sottolineare il fatto che se ci fosse maggiore senso civico da parte di tutti (vedi auto parcheggiate in doppia fila) molti problemi sarebbero evitati>.

Sara Tagliente


domenica 21 aprile 2013

Negozi cinesi invasione a Certosa

Negozi cinesi invasione a Certosa

Nel quartiere genovese di Certosa, la presenza di comunità cinesi si è molto ampliata rispetto agli ultimi dati in possesso dell'Istituto di Statistica del Comune, risalenti al 2011, che registravano la presenza di 82 residenti cinesi in Valpolcevera.
Di questo se ne accorgono tutti, cittadini in testa, che nell'ultimo anno hanno visto tanti negozi italiani chiudere e quasi altrettanti esercizi commerciali cinesi aprire.
Le insegna a caratteri cinesi sono sempre più numerose in via Jori e Canepari. A scuola, i bambini cinesi sono una parte significativa dell'ormai ampia "rosa" di nuovi piccoli italiani  acquisiti. Loro, i cinesi adulti, sono quasi impenetrabili e imparano dell'italiano quello che serve loro per l'attività: "Buongiorno", "Piega?" "Caffè Macchiato?", " Questo è taglia M". Il resto è il loro mondo, per tanti aspetti inaccessibile e quasi misterioso.
<Bisogna distinguere tra immigrati cinesi adulti e di seconda generazione-commenta Enrico D'Agostino, portavoce del Comitato Liberi Cittadini di Certosa- mentre con i primi non riusciamo ad avere un dialogo, pur tentando di coinvolgerli nelle iniziative del quartiere, con i bambini che frequentano le nostre scuole portiamo avanti progetti di dialogo e intercultura. Per quanto riguarda il commercio, non possiamo dire che i cinesi abbiano favorito la già difficile situazione di Certosa. Come Comitato stiamo studiando il fenomeno, facendoci, però, una domanda di fondo: perchè una concentrazione così forte di immigrati cinesi a Certosa? C'è una regia dietro a tutto questo?>
Anche a Certosa, come del resto nella città di Genova e in Liguria, i cinesi arrivano da una precisa regione della repubblica popolare: lo Zhejiang, una rigione costiera, che negli ultimi anni si è molto arricchita, anche grazie all'emigrazione in Europa e soprattutto in Italia. La loro penetrazione nel quartiere è stata graduale e fondata sul robusto sistema creditizio interno delle famiglie, dove vige la regola che chi ha accumulato di più presta agli altri, che così aprono un'attività o ci lavorano dentro fino a che saldano il debito contratto e cominciano a guadagnare. Il denaro rimane all'interno della famiglia che ne gestisce il flusso. Per questo tra loro si conoscono quasi tutti, anche se non sono parenti diretti.
Cosa possono avere in comune con Genova? Il rapporto con il mare e la passione per il commercio, con tutte le diversità di concetto che accompagnano questo dato comune.

<non sono molto comunicativi anche se facciamo lo stesso mestiere- commenta Mauro Puppo, rappresentante del CIV di Certosa- Come CIV stiamo tentando di proteggere i negozi di vicinato del quartiere che soffrono la crisi. In tanti italiani chiudono, mentre i cinesi aprono, vendendo, come tutti sanno, prodotti di media bassa qualità. Con l'Amministrazione, stiamo valutando la possibilità di attivare per Certosa un Patto d'Area che permetta di ottenere agevolazioni e sgravi fiscali scegliendo di vendere determinati generi e tipologie merceologiche, anche per diversificare l'offerta commerciale su questo territorio>
La "scommessa" dell'integrazione, come sempre, è affidata alle scuole. <abbiamo davvero pochi studenti cinesi al momento nel nostro Istituto commenta Dario (Renzo) Ballantini, preside dell'Istituto Comprensivo "Ariosto" Tuttavia, possiamo dire che la maggiore difficoltà è data dalla lingua: chi è nato in Italia non ha difficoltà di inserimento mentre chi è arrivato da pochissimo si trova a dover imparare una nuova lingua, in un nuovo ambiente>
Ma come si trovano i bambini e i ragazzini cinesi nella comunità scolastica di Certosa? <direi bene- dice Rossana Aluigi, collaboratrice del preside e Coordinatrice del progetto Intercultura dell'Istituto Ariosto- sono molto amati dai loro compagni, partecipano alle uscite scolastiche, hanno tanta buona volontà. Con il nostro progetto Intercultura cerchiamo di cogliere anche i bisogni, insieme a quelli delle loro famiglie, con le quali cerchiamo un dialogo. I nostri progetti sono mirati alla conoscenza reciproca e collettiva>

Sara Tagliente



lunedì 15 aprile 2013

Consiglio Direttivo

Mercoledì ore 20,45 è convocato presso i locali dell'ANPI Certosa in via Bercilli il nostro Consiglio Direttivo per discutere il seguente O.d.G.

1) Comunicazioni del Presidente
2) Prossime iniziative
3) Eventuali e Varie

Ricordiamo che i nostri Direttivi sono aperti a tutti coloro che abbiano voglia di collaborare con noi portando segnalazioni, proposte e che abbiano almeno voglia di dedicare 15 minuti del loro tempo per il bene della nostra Certosa

lunedì 1 aprile 2013

AGORA'

AGORA' 

Il 6 Aprile dalle ore 9 alle 13 in via Piombino a Genova Certosa il nostro Comitato terrà il suo secondo appuntamento con AGORA'
In questo nostro secondo appuntamento daremo il via ad una raccolta di firme per l'eliminazione della telecamera e l'eventuale rimodulazione degli orari di posteggio nella corsia riservata agli automezzi AMT in via Canepari 
Parleremo anche della sicurezza nel nostro quartiere e delle nostre proposte al riguardo.
Cercheremo di dare anche alcune informazioni sulla sanità e salute ed alcune informazione sull'ospedale Celesia e ancora parleremo del degrado in cui versano gli spazi pubblici del nostro quartiere
Inoltre al nostro Agorà parteciperanno anche la San Vincenzo di Certosa che organizzerà una raccolta di materiali igienici per i detenuti delle carceri genovesi, e l'associazione di pittori Genova in colore che esporranno lungo la via Piombino i loro suggestivi quadri
Per cui come vedete abbiamo cercato di attirare la vostra attenzione con argomenti di forte richiamo per migliorare le condizioni della nostra Certosa per cui Vi aspettiamo numerosi.

In caso di pioggia l'Agorà sarà rinviata al Sabato successivo, 13 Aprile allo stesso posto e allo stesso orario