martedì 15 aprile 2014

MOSTRA

" Mostra il cane ", che festa...Premio al diciotenne GEO
All'interno della giornata anche momenti dedicati all'addestramento e a dimostrazione degli animali che compiono le ricerche antidroga
Tanti cani ma anche tanti padroni: tutti assieme, sabato scorso, a far festa ai giardini di P.le Guerra, a Rivarolo. L'occasione è stata "Mostra il cane", una giornata dedicata ai migliori amici dell'uomo, un evento nell'ambito del progetto "Bellezza e Legalità" promosso dal comitato di quartiere Liberi Cittadini di Certosa. All'interno della manifestazione la Mostra Canina, nella quale hanno concorso cani di ogni razza:scpo era esaltare particolarità e e unicità di ciascun partecipante.
<<Vorremmo esaltare le differenze, e la bellezza che ogni essere ha dentro di sè - dice Lia Seriacopi, una delle coordinatrici della manifestazione - E' vero abbiamo dato dei riconoscimenti ma il criterio non è stata solo estetico>> Diversi premi, Tale e Quale, Gemelli Diversi, il Casinista, il Chiaccherone. Lo speciale premio al "Più Anziano" è andato a Geo, 18 anni. All'interno della giornata ci sono stati momenti dedicati all'addestramento come l'esibizione di Chiara Gambel, addestratrice, e la dimostrazione dei cani della Polizia di Stato addestrati per la ricerca di droga, armi ed esplosivi. <<Anche loro stanno facendo un interessante percorso di Cultura e Legalità - dice Lia Seriacopi - Hanno parlato delle loro attività e della loro bibblioteca, aperta al pubblico dal 2004 e intitolata a Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume italiana, ucciso nel campo di Dachau per aver salvato la vita di 5000 ebrei>>
C'è stato anche un momento dedicato alla poesia con l'attore Paolo Lazarich che, per l'occasione, ha preparato "Ballata per uomini e cani - da Jack London a Marco Paolini". Presente anche il gruppo che cura e mantiene in ordine lo sgambatoio dell'area ex Filea che ha vinto il premio dedicato all'amicizia. <<Alla fine della manifestazione - dice Seriacopi - i giardini erano puliti così come gli abbiamo trovati. Il senso civico e il piacere di condividere momenti di giovialità e Cultura sono stati la "cifra" di quel pomeriggio

Piazza .....

Piazza Impastato cambio di nome a costo zero
Anche  Rifondazione comunista chiarisce <<anche noi d'accordo>>


Il ‘tormentato’ iter per il cambio di nome da via Piombino in via o piazza Peppino Impastato a Certosa, continua. La polemica della scorsa settimana, nata già alcuni giorni prima per attacchi da parte di alcuni residenti e da un esponente di Rifondazione Comunista rispetto ai costi che i commercianti della zona avrebbero dovuto sostenere in seguito al cambio burocratico di nome, sembrano essere giunte al nodo focale. Il Comitato di quartiere promotore dell’iniziativa all’interno del più ampio progetto culturale e sociale “Bellezza e Legalità” ha infatti, informato, dopo un incontro con l’ufficio Toponomastica del Comune di Genova, i negozianti della via, uno per uno, della possibilità, per le nuove leggi, di non dover sostenere aggravi economici. “Noi come Comitato- spiega Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa-non abbiamo voluto imporre assolutamente nulla a nessuno era ed è una proposta che sta seguendo il suo iter burocratico nel rispetto delle procedure, tanto è vero che prima di iniziare tale iter siamo andati ad informarsi agli uffici competenti (toponomastica, ordine dei commercialisti, Camera di Commercio, organizzazioni di categoria dei commercianti) proprio per non gravare sulle eventuali spese a cui sarebbero andati incontro sia i residenti che le attività in loco, e solo dopo le assicurazioni ricevute che non ci sarebbero stati costi per i residenti ed il solo fastidio per i commercianti di comunicare alla Camera di Commercio il cambio di denominazione della via e di non cambiare Partite IVA, Codici Fiscali e quant'altro , ma solo la spesa magari dei biglietti da visita e dei timbri, abbiamo deciso di inoltrare la richiesta”. La direzione provinciale di Rifondazione Comunista ha dato in maniera ufficiale il suo appoggio al progetto, attraverso un comunicato stampa diffuso solo qualche ora prima della polemica riportata dai quotidiani cittadini. Ma, a distanza di una settimana, la posizione è confermata. “E’ importante dire che noi non siamo contrari al cambio del nome di via Piombino- spiega Gianluca Lombardi, segretario provinciale del partito- e che il fenomeno mafioso è presente nella città di Genova ma in Valpolcevera e in quella zona, sicuramente in maniera più accentuata. Quindi è importante dare un segnale forte e in questo senso siamo solidali con l’iniziativa del comitato di quartiere: è importante, quindi, che Piazza o via Peppino Impastato nasca proprio lì, lo auspichiamo. Peppino Impastato è stato un nostro iscritto, suo fratello che è impegnato a promuovere la sua memoria in Italia è anche lui un nostro tesserato e, quindi, non possiamo che auspicare che ciò avvenga. Della polemica nata da un nostro esponente contrario posso dire che ‘salviamo’ sicuramente la sua buona intenzione di voler ascoltare, in questi tempi di crisi e difficoltà, il territorio e le sue istanze. La valenza sociale ed etica di uno spazio dedicato alla figura di Peppino, non si discute”.

domenica 6 aprile 2014

Progetto



Il progetto “BELLEZZA E LEGALITA’ 
“ prende origine dalle parole di Peppino Impastato
<<bisognerebbe ricordare alla gente che cos’è la bellezza. Insegnarli a riconoscerla. A difenderla>>
Per questo abbiamo deciso di creare più eventi durante tutto l’anno, che richiamino a ciò che c’è di bello e a ciò che potrebbe esserci  far capire alle persone che vivono nel quartiere (ma anche chi non ci vive) che non ci sono solo furti, spaccate di vetrine negozi e cassonetti incendiati, ma ci sono tante cose belle e tante da riscoprire per fare del nostro quartiere un bel posto dove vivere. Per farlo ci vuole però l’impegno di tutti, cittadini,negozianti,associazioni,comitati ed istituzioni.
Nel progetto è stata anche inserita la “la produzione” di un murale in piastrelle preparate dai ragazzi delle scuole medie che verrà realizzato nel corso degli anni un tassello alla volta, ma anche alla riqualificazione di un’area ormai divenuta una vera e propria piazza che è via Piombino per quale si vuole iniziare l’iter burocratico per l’assegnazione di un nuovo nome molto significativo “Piazza Peppino Impastato”.
Pensiamo che un’azione come questa che coinvolgerà più realtà (Comitato Liberi Cittadini di Certosa, varie associazioni del quartiere, Librerie Indipendenti, scuole e cittadini) sia un’occasione da non perdere e che se “utilizzata” nel modo giusto e bene sostenuta potrà davvero aiutare Certosa a riscattare la propria immagine e ritornare, da “quartiere – Bronx” (come definito da molti), a quella che una volta era definita “la piccola Parigi”…
Gli eventi principali di questo progetto saranno:
Il 12 Aprile all’interno dei giardini di P.le Guerra si terrà un iniziativa dedicata ai cani di compagnia e ai cani di ricerca e alla quale parteciperanno anche i nuclei cinofili della Polizia dello Stato con i cani antidroga e da ricerca .

Il 26 Aprile  all’interno dei giardini della scuola L.Ariosto con tutte le sezioni ANPI della Valpolcevera ricorderemo il 25 Aprile con un iniziativa denominata la <<Resistenza ieri e oggi>> con racconti musica, poesie momenti di teatro a cui hanno dato la loro adesione il coro “Le vie del Canto” ed il coro “il Cantiere di via Pedrini” il musicista Maurizio Balbi, i “Poeti a Piede Libero” Le “Gocce Sperimentali” di Bianca Campomizzi e l’attore Paolo Lazarich
Il 10 Maggio presso il teatro della Società Operaia Cattolica San Bartolomeo della Certosa   a cura della compagnia “La conchiglia”, la cover band “le quattro chitarre” ed il “Balletto di Liguria” di Carlo Torre presenteranno <<La Buona Novella>>
Dal 16 al 25 Maggio i gruppi della parrocchia San Bartolomeo della Certosa allestiranno una mostra all’interno del teatro della SOC. dal nome <<Don Lorenzo Milani… il sapere non solo per darlo>>
Il 17 maggio si terrà la <<La prima festa del Libro che si terrà all’interno dei giardini della scuola L. Ariosto, dove il giorno 16 a partire dalle 21 alle 1.00 all’interno della scuola Ariosto ci sarà la <<Notte dei libri insonni>> mentre  dalla mattina in poi nei giardini troveranno spazio gli stand delle Librerie Indipendenti che organizzeranno letture e poesie, spazi teatrali, presentazione di due libri e la Capanna dei topolini lettori.
A Giugno ,con data da destinarsi organizzeremo in Via Piombino una <<serata a lume di candela>> con racconti poesie, musica degli anni “40-“50-“60 ove gli artisti presenti indosseranno abiti d’epoca
11 12 Luglio nei giardini Guerra puntiamo ad organizzare un <<mini festival del Jazz>> che vedrà la partecipazione di più gruppi Jazz e scuole di danza Jazz, mentre di contorno pensiamo di organizzare anche un mini mercato delle piccole aziende biologiche della Valpolcevera
Il 20 settembre verrà ripetuta la “Festa delle Librerie Indipendenti” sempre all’interno dei giardini di p.le Guerra. La festa manterrà il nome dello scorso anno <<Librerie Indipendenti per vivere il quartiere senza subirlo>>. Per questa seconda edizione si è concordato di puntare l’intera manifestazione sul tema della multi-culturalità del territorio e le sue potenzialità
Nel Periodo natalizio vorremmo ripetere la bella esperienza del 2013 dove si sono fuse la tradizione cattolica e la laicità. Coinvolgendo la chiesa attraverso la SOC Certosa San Bartolomeo , il nostro Comitato le scuole del quartiere e diverse associazioni che si occupano di sostenere soggetti con problematiche di vario genere. Un evento capace di mettere insieme due mondi spesso in contrasto e che difficilmente trovano punti comuni per collaborare insieme .Noi siamo orgogliosi di esserci riusciti e speriamo vivamente che sia stato solo il primo appuntamento di una lunga serie di eventi insieme.

Questo il programma generale che come ci siamo detti più di una volta che chi volesse intervenire con altri eventi questo progetto è aperto a tutti ed è un cantiere ancora aperto, come ad esempio con l’associazione antimafia Casa Della Legalità si sta studiando l’ opportunità di organizzare un evento sul problema della Legalità e della Giustizia invitando l’ex onorevole  della commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli ed il ministro alla Giustizia Andrea Orlando e Magistrati del DNA.

Peppino



Peppino Impastato, biografia
Giornalista, militante di sinistra e fondatore di Radio AUT nasce a Cinnisi, in provincia di Palermo, il 5 Gennaio del 1948, e muore a Cinnisi il 9 Maggio 1978

Giuseppe, detto Peppino, è figlio di Felicia Bartolotta e Luigi Impastato, imparentati ad una famiglia mafiosa: suo zio è affiliato a Cosa Nostra , e una delle sorelle del padre ha sposato il capo mafia locale Cesare Manzella, assassinato nel 1963 da Gaetano Badalamenti, il boss che ne prenderà il posto controllando il territorio di Cinnisi per oltre 20 anni.
Per le sue idee saldamente antimafiose, Peppino rompe i legami con la famiglia ancora ragazzo, e all’età di 17 anni si trasferisce da uno zio avviando la sua attività politica, che porterà avanti fino alla morte. Nel 1965 aderisca al PSIUP, il Partito Socialista di Unità Proletaria contrario al compromesso fra PCI e DC, e fonda il giornale  “L’Idea Socialista” insieme ad alcuni compagni di Partito. Inizia una intensa attività giornalistica volta alla controinformazione, e dal suo giornale Peppino lancia le sue accuse contro la cosca locale di Tano Badalamenti. “l’Idea” prosegue nel suo difficile percorso fino al ’67, anno in cui per i suoi articoli Peppino viene arrestato ed il giornale è costretto a chiudere . Nel 1968 a Cinnisi cominciano le lotte contro l’espropriazione delle terre contadine per la costruzione dell’aeroporto di Punta Raisi (oggi Falcone –Borsellino),cui Peppino aderisce conducendo in prima persona, per tutelare i diritti dei contadini e contrastare gli interessi mafiosi che si celano dietro l’operazione, appaltata alle ditte  cementifere di Badalamenti. Nel 1975 costituisce il collettivo “Musica e Cultura”, che condurrà attività culturali fra Cinnisi  e Terrasini , a cui aderiranno in seguito i movimenti pacifisti e femministi di quegli anni . Ma è l’anno successivo che la vita di Peppino Impastato ha la sua svolta decisiva, con la decisione di dare vita a “Radio AUT”, libera e autofinanziata, da cui per due anni scaglierà le sue accuse contro la Mafia nel programma, passato alla storia con il nome di “Onda pazza su Mafiopoli”,trasmissione satirica in cui sbeffeggia mafiosi e politici locali.
Nel frattempo si avvicina a Democrazia Proletaria, per la quale decide di candidarsi alle elezioni comunali di Cinnisi del 1978. Ma non farà in tempo a conoscere i risultati elettorali, perché nella notte fra l’8 e il 9 maggio 1978 verrà ucciso in un attentato mafioso, legato ai binari ferroviari sopra un carico di tritolo. Il 14 maggio seguente gli elettori di Cinnisi voteranno il suo nome, riuscendo a farlo eleggere simbolicamente in consiglio comunale con 260 preferenze: è laprima volta in Italia che una persona viene eletta dopo la sua morte.
Stampa, Forze dell’Ordine e Magistratura parlano di atto terroristico prima, e di suicidio poi. Ma grazie all’impegno del fratello Giovanni, e della madre Felicia viene riaperta l’indagine giudiziaria.

Nel 1984 il Tribunale di Palermo, su indicazione di Rocco Chinnici, l’ideatore del pool antimafia , assassinato l’anno precedente, emette una sentenza, firmata da Antonino Caponnetto, in cui si riconosce la matrice mafiosa del delitto. Nel Maggio 1992 sempre il Tribunale di Palermo decide l’archiviazione del caso, ma il “Centro Impastato”  ricorre in appello nel Maggio 1994, e in base alle nuove confessioni del pentito Salvatore Palazzolo identifica come mandante dell’omicidio il boss di Cinnisi, Tano Badalamenti. Nel 2001 la Corte d’Assise ha riconosciuto lui ed il suo vice Vito Palazzolo, colpevoli. L’11 aprile del 2002 Badalamenti è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Peppino Impastato, ed è morto in un carcere statunitense tre anni dopo.
Un contadino di Punta Raisi ebbe da dire a proposito della figura di Peppino:
<<Su quella terra sono rimasti a seccare al sole i brandelli del corpo straziato di Peppino a testimonianza di una vita che aveva dato tutto perché gli altri continuassero a vivere con dignità di uomini. E niente altro>>