lunedì 30 dicembre 2013

Relazione

Relazione di fine anno 

Ormai anche il 2013 volge al termine; è stato un anno particolarmente difficile per tutti, anche per il nostro Comitato, tanto è vero che il Consiglio Direttivo è molto cambiato, ora ha una veste più serena e molto più coesa. Non voglio fare, qui, l'elenco dei risultati ottenuti e di quelli a cui stiamo ancora lavorando e a cui cercheremo di dare soluzione in questo anno, né delle delusioni patite. Il lavoro per il 2014 sarà molto, ma non ci spaventa. Abbiamo concordato, anche dietro suggerimento del presidente della Fondazione di Palazzo Ducale, Luca Borzani, con cui collaboreremo su alcune tematiche specifiche, che nell’anno nuovo il filo conduttore di tutti i nostri progetti, per la nostra Certosa , sarà BELLEZZA e LEGALITA’, due parole che racchiudono lo spirito delle nostre attività, che non dimentichiamolo, si sviluppano in più direzioni: miglioramento della qualità della vita, dell'ambiente, contrasto al degrado, rispetto alla legalità ….. Sul progetto “Bellezza e Legalità” che ci vedrà impegnati speriamo di trovare sostegno anche da parte delle Istituzioni, prima fra tutte il nostro Municipio e, naturalmente da parte dei Certosini. Continueremo ad occuparci, innanzitutto, di alcune iniziative che stanno diventando appuntamenti fissi, come gli incontri dei nostri Agorà in Via Piombino, il nostro giornalino mensile, gli incontri con i Poeti a Piede Libero nel Mercato Comunale, la collaborazione con le Librerie Indipendenti. Contiamo di rafforzare la collaborazione con la SOC Certosa che quest’anno avrà anche un teatro tutto suo totalmente ristrutturato e che metterà a disposizione delle attività del quartiere, (a differenza di altri), e con l'UNIONE OPERATORI ECONOMICI di CERTOSA, che si è ricostituito quest’anno; nonché con il Portale Promo-Genova del nostro amico Daniele. Vista l’esperienza della festa di Natale abbiamo individuato in via Piombino uno spazio adatto ad accogliere varie iniziative culturali e sociali di cui il quartiere è ricco, ma abbiamo osservato che ci sono alcune criticità . A tale scopo presenteremo un progetto per riqualificare quello spazio e renderlo più idoneo. Inoltre non possiamo dimenticare i temi “caldi”, che non si esauriscono in un evento ma sono lunghi e complessi da portare avanti: il tema ”Salute e Ambiente”, sul quale speriamo nella collaborazione dei medici di famiglia operanti nel nostro quartiere; il problema della tristemente famosa discarica abusiva di via Piombelli; l'evolversi dei progetti sull'area Filea e la viabilità di via Canepari e via Jori. Come sempre continueremo la nostra battaglia sul degrado ambientale e sociale della nostra Certosa e seguiremo il filone riguardante la Legalità. Molto importante sarà la collaborazione con l'Istituto Comprensivo Certosa (scuole Ariosto e Caffaro ) che ci vedrà impegnati su alcuni progetti di grande interesse Didattico-Culturale, e con l'ANPI Rivarolo per le iniziative del 25 Aprile ed altre riguardanti la difesa della nostra Costituzione e Democrazia. Per la parte più ludica, ma sempre legate al progetto iniziale, stiamo già lavorando all’organizzazione di due iniziative molto” interessanti e curiose" una riguardante i nostri amici a quattro zampe, l'altra riguardante gli amanti del Jazz, ma non dico di più perchè saranno due grandi e vere sorprese. Gli obiettivi possono sembrare ambiziosi, ma in questo contesto crediamo di poter contare sull’ appoggio delle varie realtà associative e sugli organi di stampa che, in questi anni, si sono avvicinate a noi apprezzando il lavoro svolto. Ultima cosa ma non ultima, continuate a seguirci sulle nostre pagine ufficiali di FB- Comitato Liberi Cittadini di Certosa- e quelle sempre ufficiali del nostro Blog- www.clccge.blogspot.it mentre se volete incontrarci fisicamente la nostra sede, provvisoria, è ubicata presso i locali dell’ANPI RIVAROLO di via Bercilli e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13.00 Grazie per l’attenzione e ….. ANDIAMO AVANTI>

giovedì 19 dicembre 2013

Discarica abusiva di materiali tossici di via Piombelli

Via Piombelli residenti allarmati
<<qui più tumori che in altre zone>>
<<Odori dalla discarica abusiva>>

La storia non è dissimile a molte altre riguardanti altre regioni italiane. si ammala un parente, poi si scopre che l'amico sta facendo la chemioterapia e si nota che sulla testa della vicina di casa è comparsa una parrucca. Che ci siano delle zone di Genova dove l'incidenza di alcuni tumori è più rilevante di altre è un dato che deriva da studi specifici come quelli sull'amianto collegato al mesotelioma pleurico, oggetto, in queste settimane, anche di manifestazioni pubbliche.
Ma ci sono altre situazioni delicate in  città. In Valpolcevera per esempio, la zona di via Canepari- via Piombelli presenta un quadro di tumori (soprattutto alla tiroidee ai polmoni) che i cittadini definiscono "sopra" alla media, non surrogati, però, da dati scientifici che ne evidenziano la reale superiorità alla media. <<Sarebbe buona norma-dice Valerio Gennaro, epidemiologo dell'IST di San Martino- che ogni Municipio si chiedesse come stanno i suoi cittadini. E lo facesse anche con dei referti epidemiologici con riscontro sul territorio. Servirebbe sia per non creare allarme tra i cittadini e tranquillizzarli sia per crearlo se si riscontrasse un livello fuori norma e adottatare immediatamente una soluzione. Non posso entrare nel merito di via Piombelli ma è certo che un monitoraggio anche per quanto riguarda inquinamento, qualità dell'aria e ambiente sono necessari anche se non si riscontrano danni alla salute>>
La risposta delle Istituzioni, però lega alla mancanza di finanziamenti a copertura della realizzazione di questi registri. <<E' vero- commenta Valerio Gennaro- che mancano i soldi. Tuttavia, credo che interrogando le associazioni di volontariato si possa trovare la volontà di realizzare un progetto come questo. C'è bisogno di fare delle interviste e catalogarle. Se penso che il registro dei mesoteliomi sopravvive grazie a una volontaria, suppongo che sia possibile trovare persone così in altri luoghi della città>>
Forse tentare di capire come stanno le persone che abitano nella zona di via Piombelli diventa una necessità, visto che la popolazione "sente" il problema del diffuso ammalarsi di cancro. Si perchè, stando alla fonte della Casa della Legalità che della questione si è occupata da anni (2005) seguendo anche l'intricata vicenda giudiziaria della bonifica con diversi esposti e denunce supportate da documentazione fotografica (bonifica che ad oggi risulterebbe a carico dell'amministrazione pubblica ma troppo onerosa per poter essere realizzata) sarebbero circa 1.200 i fusti di sostanze tossiche scaricati con regolarità dai camion nell'area sotto il viadotto tra la fine degli anni 90 ed i primi del 2000.
Vernici, sostanze chimiche "seppellite alla buona in una zona a due passi dal centro abitato dove scorre un rivo e ci sono orti. La zona è stata recintata e Arpal ha posizionato dei rilevatori ma la situazione è ancora lontana da una definizione di responsabilità e monitoraggio completo, almeno secondo chi abita nei dintorni che dice di sentire, soprattutto alla sera, odori acri provenire dall'area dell'ex discarica abusiva.
S.T.

domenica 1 dicembre 2013

Apriamo gli occhi

Raid incendiario contro due auto. Annerita anche una facciata

Attentato incendiario la scorsa notte contro due auto parcheggiate in via Certosa in Valpolcevera. A prendere fuoco sono state due auto di proprietà di un siciliano e di un albanese. Il rogo è divampato nel cuore della notte: sono stati i residenti a notare fumo e fiamme e a far intervenire i pompieri. In pochi minuti, il fumo dell'incendio ha annerito la facciata di un palazzo, le abitazioni ai primi piani sono state temporaneamente evacuate. I vigili del fuoco hanno impiegato più di 2 ore per domare l'incendio. Fortunatamente  non si registrano intossicati o feriti, anche se la paura per quanto accaduto è stata molta. Tanto che sono state molte le persone che sono scese in strada e hanno trascorso alcune ore all'addiaccio nonostante le temperature polari della notte. L'allarme è durato fino all'alba, quando con l'incendio spento le persone hanno potuto far rientro all'interno delle loro abitazioni. Contemporaneamente carabinieri e squadra giudiziaria dei vigili del fuoco hanno svolto un sopralluogo per capire la natura del rogo. E' immediatamente balzato agli occhi che si trattava di un rogo doloso e sono stati ritrovati degli innesti che sono stati sequestrati e nelle prossime ore saranno oggetto di una lunga analisi da parte dei militari della sezione rilievi del comando provinciale, che sperano di trovare impronte o rilievi che possano fornire i nomi dei colpevoli. Sull'accaduto è stata aperta un inchiesta da parte dei carabinieri del radiomobile, che stanno cercando di risalire alla causa del rogo. Il fascicolo di reato del sostituto procuratore Massimo Terrile è per incendio colposo. Non è escluso che i carabinieri ora interroghino anche le due vittime del rogo per avere elementi utili tali da ipotizzare un attentato incendiario del genere. 

martedì 26 novembre 2013

Parcheggi selvaggi

Parcheggi selvaggi e proteste

La metro di Brin è il collegamento più veloce e agevole della Valpolcevera al centro e viceversa: Ma i disagi a causa della mancanza di parcheggio per le auto che arrivano dalla parte alta della vallata non mancano. Infatti chi va a lavorare in centro spesso è costretto a "improvvisare" un parcheggio in via Brin o via Bercilli, spesso ostruendo le uscite dei portoni, le vie d'accesso a condomini e palazzi oppure occupando i marciapiedi. << E se qualcuno si sentisse male e dovesse passare un'ambulanza, - commenta un residente di via Bercilli - cosa succederebbe? Tutto questo perchè non era a Brin che doveva esserci il capo-linea, ma nell'area ex Filea dove ci sarebbe stato tutto lo spazio per un parcheggio di interscambio. Un problema che esiste già da anni e che era stato posto all'attenzione dell'ex presidente Gianni Crivello. Era partita una petizione ma l'iniziativa non aveva portato a nulla. Secondi gli abitanti della zona, una soluzione potrebbe essere "aprire" al pubblico l'area sotto la metropolitana cui si accede da via Ristori e che è riservata ai dipendenti AMT. 
<< Chi deve andare in centro a lavorare, magari, con un colpo di fortuna - spiega un residente di via Brin - riesce anche a trovarlo un parcheggio. E poi però siamo noi che abitiamo qui a dover fare giri su giri anche più volte al giorno, per cercare un posteggio. Dobbiamo trovare una soluzione >> Ed è proprio in questo senso che i cittadini della zona assieme al "Comitato Liberi Cittadini di Certosa" stanno lavorando a una proposta da presentare sul tema, fermo restando che, per chi non ha un box (che in via Brin 150 €. al mese), il parcheggio è un problema anche per chi risiede in zona  

martedì 12 novembre 2013

Ancora incendi

Certosa, ancora incendi dolosi. Parte l'esposto dei residenti
I residenti contro i vandali

Alla fine è arrivato l'esposto. I cittadini di Certosa, la terra "dei fuochi" genovese, quella dove ogni settimana vengono datti alle fiamme i cassonetti della differenziata, sono decisi a non subire supinamente lo stato delle cose. Nella notte tra domenica e lunedì due cassonetti di plastica e carta sono andati al rogo in via Piombelli, poche ore prima due in via Vedovi e questi sono solo gli ultimi due episodi: la settimana prima, per ben due volte, altri due bidoni sono stati dati alle fiamme.
Il ritmo incalzante di questi incendi di matrice dolosa interessa la zona, con poche pause, da quattro mesi. Ogni volta, secondo la voce dei cittadini, per un motivo o l'altro si sfiora la tragedia: una volta c'è un auto a due passi, un'altra una casa praticamente davanti o accanto il cassonetto che prende fuoco.
Per questo stato di cose e per la tensione che ogni giorno si respira nel quartiere, i cittadini, attraverso il Comitato, hanno deciso di passare dalle parole ai fatti: ieri pomeriggio è stato consegnato l'esposto di denuncia indirizzato al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cornigliano e alla Procura delle Repubblica del Tribunale di Genova. Nel documento si denunciano gli incendi continui dei cassonetti ma anche la situazione critica del quartiere dal punto di vista della sicurezza.
Ecco un passaggio: " Segnaliamo per il persistere di atti di mini criminalità, atti contro il bene pubblico e privato nell'area Filea, il degrado e l'abbandono dei giardini di P.le Palli che, chiusi dal luglio 2013, sono utilizzati da frotte di ragazzi/e di ogni etnia, recando forte disturbo e preoccupazione ai residenti della zona. Sono innumerevoli le segnalazioni che riceviamo, come Comitato, da parte di cittadini che si lamentano del progressivo degrado in termini di Sicurezza e Legalità che registrano sul nostro quartiere di Genova Certosa".
Adesso si attendono risposte da parte degli organi competenti, soprattutto si chiede che si indaghi a fondo sui roghi. <<Devo dire che le istituzioni e in particolare il municipio - commenta Enrico D'Agostino, presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa - ci sta dimostrando con i fatti che sta facendo del suo meglio contro il vandalismo. Che non siano ragazzini in cerca delle bravate, crediamo l'abbiano capito anche loro, tant'è vero che saremo coinvolti direttamente questa settimana in uno dei tavoli periodici con Forze dell'Ordine, il Civ e le associazioni del quartiere>>.
Stasera che i rappresentanti dei cittadini incontreranno la presidente del Municipio Valpolcevera Iole Murruni per esporle la situazione e lo stato di estrema agitazione in cui riversa il quartiere.
Uno stato che si aggrava anche con episodi di aggressioni che accadono anche in pieno giorno, alle 12.30 come lo scippo di ieri in via Certosa, nel quale è rimasta coinvolta una signora. << non di sera o di notte - dice D'Agostino - ma in pieno giorno: questo è un segno preoccupante. Non ci faremo passare questi episodi sulla pelle subendoli: ci stiamo attivando con tutte le nostre forze perchè questo quartiere torni ad essere come un tempo>>.

lunedì 11 novembre 2013

Esposto

Questo l'esposto che consegneremo entro oggi alle Autorità competenti

Alla Procura della Repubblica presso il 

Tribunale di Genova

ESPOSTO

Al Commissariato di Pubblica Sicurezza
Di Genova Cornigliano



Il sottoscritto Enrico D’Agostino nato a Genova il 14 Gennaio 1954 residente a Genova Rivarolo via Vezzani 16b cap 16159 in qualità di Presidente e Legale Rappresentante del Comitato Liberi Cittadini di Certosa con sede in Genova Certosa via Piombelli 4, cap 16159 tel. 3920771924 


Espone quanto segue:


da più di 4 mesi proseguono indiscriminatamente il susseguirsi di atti di vandalismo (leggasi incendi) rivolti soprattutto verso i cassonetti per la raccolta dell’immondizia ed in particolare quelli per la raccolta differenziata nel nostro quartiere di Certosa, ultimi questa notte in via Piombelli e via Vedovi.
Inoltre segnaliamo il continuo persistere di atti di mini criminalità, il persistere di atti contro il bene pubblico e privato nell’area denominata ex Filea, attuale P.le Palli, e le criticità dei giardini di quell’area che sebbene chiusi dal Luglio 2013, vengono utilizzati da frotte di ragazze/i di ogni etnia recando forte disturbo e preoccupazione ai residente della zona interessata. E ancora le innumerevoli segnalazioni che riceviamo, come Comitato, da parte di cittadini che si lamentano del progressivo degrado in termini di Sicurezza e Legalità che registrano sul nostro quartiere di Genova Certosa.


Per tutto quanto esposto il sottoscritto, nel rimanere a completa disposizione delle Autorità procedente per ogni eventuale chiarimento, chiede le Stesse vogliano intervenire nei modi e nelle forme che riterranno più opportune, adottando i provvedimenti meglio ritenuti


Con ossequio


Enrico D’Agostino
Presidente Comitato Liberi Cittadini di Certosa

martedì 5 novembre 2013

Genova Parcheggi dice la sua

Genova Parcheggi, "sì" al confronto
Murruni (presidenteValpolcevera): << sulla sicurezza nessun sconto >>

Genova Parcheggi e Municipio sono chiamati in causa dalla protesta dei cittadini che chiedono loro un confronto urgente. Genova Parcheggi non è gestore dell'intero parcheggio dell'ex Filea ma della struttura centrale da tutti denominata "gabbia" che contiene un centinaio di posti auto a pagamento.
<<Cerchiamo di tenere la zona che ci compete in un certo decoro - commenta Claudio Gavazzi, amministratore delegato di Genova Parcheggi - e, per quello che ci risulta, gli episodi vandalici accadono nel parcheggio esterno alla struttura. Riconosciamo la criticità dell'area ma anche la complessità del problema, soprattutto quando si ci trova in un'area libera a essere responsabili di una struttura privata. Noi ci confrontiamo già periodicamente con le istituzioni ma non avremmo alcuna difficoltà a partecipare a un tavolo con il Municipio e con i cittadini, anche per discutere una proposta unitaria da parte loro >>.
La soluzione per un problema come quello dell'ex Filea per la società, sarebbe quella di << recintare e non renderla un'area libera >> suggerisce Gavazzi. Una decisione che sarebbe duramente osteggiata dai cittadini che desiderano fermamente che l'area rimanga libera.
Anche per il Municipio, un confronto a tre è possibile, << Da un confronto potrebbe nascere una soluzione per la ex Filea, che ormai è un problema per Certosa da anni - commenta Iole Murruni, presidente del Municipio - quindi sono pronta a fare da portavoce dei cittadini. Noi ci siamo insediati da poco ma il nostro impegno sul fronte sicurezza sarà totale. Naturalmente siamo pronti ad ascoltare le proposte su quest'area, certi che si possano trovare delle soluzioni partecipate >> 

e si riparla di Filea

Area ex Filea nel mirino dei vandali... cittadini furiosi

L'ultimo episodio: due cassonetti in via Piombelli dati alle fiamme lo scorso fine settimana. Uno dei tanti atti vandalici che provocano nei cittadini di Certosa rabbia e insicurezza. Anche perchè, qualche giorno prima, è andata a fuoco un'auto parcheggiata nel parcheggio ex Filea, proprio nella stessa zona. Accanto c'era una vettura alimentata a GPL, che non è stata coinvolta per un soffio.
Alessandro Tanda è uno dei tanti cittadini che animano la protesta di Certosa: << L'effetto domino è facile: un'attimo e prendono fuoco tutte le auto intorno. Poi la Filea è tutto un problema: atti di vandalismo da parte di Baby-gang, aggressioni, degrado ed incuria. Salendo un po' più su, ci sono i giardini di piazzale Palli, che avevamo adottato. Abbiamo dovuto desistere e restituire le chiavi: gli atti di vandalismo erano troppo frequenti>>
La ex Filea è anche terra di "relitti abbandonati": carcasse senza ruote, altre senza targa, vetture parcheggiate per mesi che diventano rifugi per balordi e male intenzionati . E, prima di questo "passaggio" vengono derubate dei pezzi e vandalizzate. << Il parcheggio della Filea è un ricettacolo di problemi - commenta un'altro cittadino, Carmine Palermo - e noi vorremmo una risposta da Genova Parcheggi, che gestisce l'area della gabbia, un'area che ,nel caso di incendi, è una polveriera. Chi parcheggiali dentro, pagando, deve avere un minimo di tranquillità, cosa che invece non accade; vogliamo la messa in sicurezza di quest'area, chiediamo che, quantomeno, vengano sistemate le attrezzatture base, per rispondere immediatamente ad un incendio>>.
Nell'area non ci sono estintori, bocchette antincendio, sabbia. << Noi abbiamo la documentazione di una richiesta di estintori fatta nell'aprile 2011 commenta Enrico D'Agostino, componente del comitato cittadino - ma i vigili del fuoco ci avevano risposto che era tutto a norma. E, in ogni caso, credo che il problema della Filea coinvolga anche le istituzioni che devono prendere in carico questo problema subito: sono troppi anni che questa zona è critica, tutti lo sanno e nessuno prende delle decisioni, magari seguendo anche le proposte dei cittadini per rimediare alla situazione>>.
Era stato proprio il Comitato Liberi Cittadini di Certosa a elaborare una proposta articolata in diversi punti sulla Filea . Ed è forse proprio da questa proposta che si può ripartire. << Non lo so, sarò pessimista ma Certosa è diventata un quartiere a cui voltano tutti le spalle>> Commenta Jolanda Zaino, amareggiata abitante del quartiere.
<< Se continua così - è ancora Alessandro tanda a parlare - gli animi si scalderanno. C'è tanta gente che, laddove beccasse sul fatto chi compie questi atti vandalici, non avrebbe remore a farsi giustizia da sè. Sono tutti molto esasperati e talvolta si torna a parlare di ronde: questo è lo stato d'animo generale del quartiere, anche se sono sicuro che esistono soluzioni partyecipate che nascono dalla collaborazione tra cittadini, istituzioni e forze dell'ordine >>

Teatro al Mercato

Il mercato diventa uno spazio culturale...Sabato primo evento con prosa e poesia

Al mercato Comunale di certosa si fa teatro. Nato da un'idea dell'attore Paolo Lazarich, in collaborazione con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, l'evento "Poeti a piede libero" vuole essere un momento sperimentale di cultura, poesia e arte. Il particolare "teatro" che ospiterà queste letture sarà il popolare e "verace" mercato comunale comunale del quartiere di Certosa. Si leggeranno poesie ed il pubblico sarà continuamente coinvolto in questo miscuglio di arte, cultura, bellezza e potenza della parola.
Saranno presenti insegnanti, scrittori, poeti e attori come Fabio Ronco, Laura Beccari, Fabrizia Rolla. Un modo, anche questo, di combattere degrado e difficoltà, a suon di cultura, lettura e momenti di intrattenimento, riflessione e scambio con gli spettatori, il motto di Paolo Lazarich, che si lancia in questa nuova avventura culturale dal "basso", nel quartiere, riprendendo una citazione del poeta Pablo Neruda riportata nel film "il postino" di Massimo Troisi, sarà:
<< la poesia non è di chi la scrive ma di chi la usa >>. Appuntamento dunque sabato prossimo a partire dalle 16,30 al mercato comunale di Certosa.

martedì 29 ottobre 2013

Gli alunni della Ariosto....

Agli alunni della "Ariosto" si insegna l'arte del riciclo

Sarà un insieme di scenografie di cartapesta, utilizzando come anima dei singoli elaborati, materiali di recupero: plastica e lattine, carta e cartone. Questo l'interessante progetto dedicato agli alunni della scuola primaria "Ariosto" che saranno impegnati ad ampliare il Presepe già presentato ed esposto alla Casa Ambientale del quartiere Diamante nel 2012. 
Un'idea nata dalla collaborazione tra l'Istituto ed il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, un esempio di scuola "partecipata" dal quartiere, con la possibilità di un patrocinio anche da parte del municipio Valpolcevera. Le insegnanti stabiliranno gli orari di queste attività all'interno della giornata scolastica e il progetto inizierà nei prossimi giorni e sarà portato avanti fino alle feste natalizie. L'anno scorso da questa sinergia scuola-quartiere era nata l'esperienza dei pupazzi di carta pesta che avevano animato, con i loro colori, ogni angolo della zona di Certosa in occasione delle feste natalizie. Fu un iniziativa molto apprezzata.

S. T. 

mercoledì 23 ottobre 2013

Progetto scuola

L’INIZIO


Laboratorio artistico per la scuola primaria Ludovico Ariosto


Anche quest’anno il nostro Comitato vorrebbe proseguire nel progetto che vuole essere un’esperienza dell’esperimento didattico che ebbe luogo nei mesi di Novembre/Dicembre dello scorso anno.
Utilizzando le capacità tecniche di ragazzi di varie fasce di età, sviluppandone, senza però sforzare il naturale estro e sperimentazione infantile, abbiamo come obbiettivo di ampliare il Presepe già presentato ed esposto alla Casa Ecologica del quartiere Diamante nel 2012.
Sarà un insieme di scenografie di cartapesta, utilizzando come anima dei singoli elaborati materiali di recupero: plastica e lattine, carta e cartone.
Sarà un percorso sia plastico che pittorico, e sì che il lavoro al suo completamento sarà di notevoli dimensioni, ma ai ragazzi che hanno già avuto l’esperienza di realizzare i grandi pupazzi dello scorso anno vorremmo chiedere di scegliere che percorso affrontare, dato che non potranno seguire ciascuno un unico elaborato, avremo bisogno di studenti che con le proprie capacità pittoriche siano in grado di terminare il lavoro modellato da altri studenti.
Vorremmo affrontare la settimana incontrando quattro classi per giorno, anche in orario pomeridiano, per poter lavorare con tutte le sezioni ogni settimana, con gruppi di sei ragazzi per volta potendo terminare la rotazione degli studenti in quattro settimane, ottimisticamente prevediamo di terminare il grosso del lavoro in questo lasso di tempo, con una quinta settimana per poter applicare piccole migliorie ai singoli elaborati.
Per comodità organizzativa vorremmo dedicare le giornate ai singoli anni: un giorno con le prime, uno con le seconde e così via.

Teniamo a precisare che nonostante il nostro desiderio, l’orario è a completa discrezione degli insegnanti, che decideranno quale classe far partecipare, e quando, durante la settimana
Per chi ne abbia intenzione , coinvolgeremo il personale dell’Istituto nell’allestimento  del Presepe nel luogo che sarà destinato a tale scopo.


  


martedì 22 ottobre 2013

SALUTE

Indagine per "misurare" salute e qualità della vita
Dare un metro alla qualità della vita di una zona della città,raccogliere dati su malattie frequenti, patologie oncologiche, particolari epidemie. E scendere sempre più nel dettaglio fino ad arrivare ad abbracciare un micro territorio quale può essere un quartiere. E' possibile? Se lo chiede un gruppo di lavoro nato all'interno del Comitato Cittadino del quartiere di Certosa che sta raccogliendo adesioni e convocando medici e professionisti del settore per capire cosa si può fare per capire come vivono gli abitanti del quartiere. Il "come" si riferisce, alla salute, e quindi alla qualità della vita. I due problemi ambientali più sentiti, anche da quello che si registra con gli incontri mensili con i cittadini del luogo, sono legati all'alto tasso di inquinamento atmosferico nelle due arterie che "tagliano" il quartiere, via Jori e via Canepari, molto trafficate nelle ore di punta e attraversate anche da diversi mezzi pesanti, e tutta la zona di via Piombelli che da anni convive con l'eco-mostro dell'ex discarica che per anni ha accolto abusivamente fusti di sostanze tossiche che, secondo i cittadini, sarebbero ancora interrati nell'area, nonostante la bonifica. Un insieme di cose che preoccupa i cittadini e li spinge a richiedere dati sulla salute. <<soprattutto il gruppo di lavoro vorrebbe coinvolgere i medici di famiglia della zona - commenta Giovanna Ponsano coordinatrice e ideatrice del progetto - non solo affinchè il loro ruolo torni ad avere un significato attivo nel rapporto con i pazienti, visto l'enorme carico di lavoro burocratico cui sono sottoposti ma anche perchè i veri informatori e avamposti della cura della salute dei cittadini sul territorio sono proprio loro>> Per ora il progetto è ancora in fase preliminare ma i due fronti che si ha intenzione di sviluppare sono centrati sulla prevenzione dopo un'opportuna indagine e la richiesta di uno studio scientifico da inoltrare agli organismi competenti.

Sara Tagliente 

domenica 13 ottobre 2013

Vandali

Certosa: tra incendi, spaccate e i “soliti ragazzacci” l’ombra della criminalità organizzata. Mercoledì incontro in Comune

certosa mercato coperto
Genova. “E’ strano, certe cose succedono sempre e solo qui. Sono anni ormai che a Certosa si verificano spaccate in negozi, ma si limitano a spaccare le vetrine, nessuno ruba nulla. In questo quartiere si concentrano tutti gli elettricisti maldestri di Genova: decine di incendi in esercizi commerciali, tutti immancabilmente denunciati come cortocircuiti”.
La lista è ancora lunga, con, ad esempio, i residenti che riferiscono di strane esplosioni nelle ore notturne e i cassonetti della raccolta differenziata che prendono fuoco subito dopo. Enrico D’Agostino, portavoce del Comitato Liberi cittadini di Certosa, è un fiume in piena nel commentare l’ultimo episodio di criminalità nel quartiere: nelle scorse ore al mercato rionale di via Certosa sono state sfondate vetrine, rubate merci e danneggiati alcuni banchi.
La parola che ritorna più spesso in questa storia è “i soliti ragazzacci”. “Sono ormai anni che ci rivolgiamo alle istituzioni. Qualcuno, in municipio, ci ha risposto che si tratta di ragazzate e che fatti analoghi succedono ovunque. E’ falso, basta guardare i dati: a Certosa questi episodi di “vandalismo” sono molto più frequenti. Una volta ci dicono che sono dei ragazzi, poi che sono i rom, poi ancora i rumeni. Ora basta”.
E’ qualcosa di più di un sospetto, allora, che questi episodi celino un’altra realtà: l’ombra della criminalità organizzata che si allunga su Genova. “Chi vive il quartiere conosce benissimo la situazione: ci sono posti dove si respira una certa atmosfera e si è subito osservati, controllati”. Di fronte alla mancanza di denunce circostanziate e di fatti precisi, però, neppure le forze dell’ordine possono nulla.
I cittadini hanno sollecitato e ottenuto un incontro per mercoledì prossimo con l’assessore alla Legalità del Comune di Genova Elena Fiorini, dopo l’incontro potrebbe partire un’esposto alla magistratura. “Non bisogna nasconderselo – conclude D’Agostino – la Valpolcevera è ormai terra di ‘ndrangheta. Noi però siamo stufi. Noi non ci stiamo”.
Francesco Abondi

Raid vandalico

Raid vandalico al mercato... adesso Certosa ha paura
Lo spettro della criminalità organizzata. E in molti non denunciano

NON SI PARLA più di degrado: a Certosa la gente ha paura. Troppi i casi di delinquenza che si stanno susseguendo negli ultimi giorni, troppi e qualche volta decisamente sospetti. Ieri, l'ultimo atto al mercato coperto: diverse vetrine di alcuni negozi che avevano aperto da poco sono state infrante, alcune bilance per la pesatura sono state buttate a terra. E poi l'affronto più inutile: la rottura del pozzetto di ghiaccio dove il pescivendolo teneva gamberi e altre prelibatezze marinare. Spaccato, ma senza che nulla fosse rubato. Un brutto risveglio per i commercianti. Che senso ha?
<<Da tempo siamo preoccupati delle condizioni di sicurezza della zona - dice Enrico D'Agostino, del comitato di quartiere - si susseguono aggressioni in pieno giorno e atti di vandalismo che vengono derubricati come tali, ma che hanno caratteristiche un po' strane>>
Tipo dar fuoco solo ed esclusivamente ai cassonetti della raccolta differenziata. O vandalizzare alcune attività commerciali ma non altre. C'è lo spettro della criminalità organizzata che in questo quartiere, come altri della città, ha un noto radicamento; ma è presto per trarre conclusioni affrettate. Di certo c'è il fatto che la gente della zona denuncia sempre meno i reati.
<<Qualche mese fa abbiamo fatto un vertice con le forze dell'ordine per capire il punto della situazione - dice Iole Murruni, presidente del Municipio - e abbiamo riscontrato un calo dei reati denunciati>>
Già: quelli denunciati. Perchè succede spesso, come racconta ancora Murruni, che i cittadini della zona preferiscano segnalare i fatti direttamente al Municipio, ma senza denunciare direttamente.
Un fenomeno sicuramente grave. <<La cosa  ci preoccupa. Ovviamente siamo sempre in relazione con le Forze dell'Ordine ma è evidente che si denuncia meno>>
Un caso recente per tutti: i giardini del chiostro della Certosa che sono chiusi dopo i gravi danni fatti da qualcuno. <<Ora sono chiusi, con le nostre poche risorse li stiamo riprestinando, è difficile capire perchè qualcuno si diverta a dar fuoco ai giochi per bambini>>, dice Murruni. Solo ragazzi che passano il tempo a incendiare e spaccare ? <<Abbiamo avviato, da poco, un attività di sensibilizzazione, con alcuni funzionari della Questura e i dirigenti scolastici della zona, per cercare di spiegare ai ragazzi delle superiori i valori della Legalità. Di sicuro, ci sono bande di ragazzi che anche durante l'estate hanno messo in atto schiamazzi e fastidi>>.
Ma i problemi non sono solo questi. <<Mercoledì incontreremo l'assessore comunale alla Sicurezza Elena Fiorini che ha risposto subito al nostro appello>>, continua D'Agostino, che polemizza con la presidente Murruni, accusata di non aver preso sufficienti iniziative rispetto alla situazione:
La presidente attende intanto di avere dalle Forze dell'Ordine chiarimenti rispetto agli ultimi episodi, ma riconosce che la cittadinanza sta tendendo a nascondersi. <<Riceviamo spesso notizia di di fatti di reato da persone che poi non vogliono denunciare: hanno bisogno di un filtro>>, dice. <<Noi invitiamo sempre i residenti ad andare da Polizia e Carabinieri - aggiunge - ma evidentemente c'è timore di qualche tipo di rappresaglia>>.

martedì 8 ottobre 2013

RIFLETTORI.......

Riflettori accesi sul gioco "sano"
<<Le slot impoveriscono portafogli e anima. Se ne può fare di certo a meno>>

Dopo l'apertura di numerose sale slot nella zona di Certosa, i cittadini e le associazioni si mobilitano per far conoscere alla gente l'alternativa al compulsivo gioco d'azzardo. E' la SOC San Bartolomeo alla Certosa (Società Operaia Cattolica) della zona che organizzerà, in collaborazione con la Ludoteca Labyrinth per il prossimo 13 Ottobre, una giornata dal titolo " chi gioca sano va lontano" dedicata al tema, con il patrocinio del Municipio V Valpolcevera.
Grazie all'Associazione Labyrinth, ci sarà la possibilità di provare diversi giochi di società, da quelli classici a quelli provenienti da tutto il mondo, ma anche rompicapo, giochi d'abilità e strategia. Inoltre grazie alla presenza del "Comitato non è un gioco - Promotori della Proposta di Legge 574 contro la diffusione del gioco d'azzardo" , si potranno conoscere numeri e avere materiale informativo riguardo questa emergenza.
Concluderà la giornata un monologo teatrale scritto e realizzato appositamente dall'attore Paolo Lazarich per riflettere sull'ossessione di un giocatore compulsivo.
<<Uscire di casa, spegnere il pc, dimostrare a che è possibile giocare divertendosi e incontrando persone reali è quello che si prefigge la SOC Certosa - dice Andrea Brina, presidente dell'associazione - che vuol diventare in futuro un appuntamento mensile fisso>>. Sarà un pomeriggio dedicato all'aggregazione, al divertimento ma anche alla riflessione - commenta Walter Rapetti, consigliere municipale da anni impegnato sul fronte anti-azzardo - il messaggio che vogliamo far passare è che il gioco impoverisce portafogli e anima. Non solo se ne può fare a meno ma non se ne ha neppure bisogno, grazie a tutti gli altri giochi "sani" che esistono e faremo conoscere>>

GIARDINI

Giochi danneggiati ai giardini pubblici.
Il Comune decide di chiudere il parco


Quanto possono essere importanti dei giardini pubblici per i cittadini? Molto, tanto da prendersi l'incarico di mantenerli, custodirli e renderli vivibili. I giardini di via Brin (Ariosto) a Certosa sono chiusi da questa estate dopo la protesta di alcuni genitori per un gioco rotto che risultava essere pericoloso per i bambini. Intervenuta la Polizia Municipale, si è proceduto alla chiusura del parco. Il municipio si è preso in carico il problema e ha recentemente effettuato un sopralluogo delle autorità e Aster. Si è deciso di sostituire il gioco e di riaprire il parco, anche se i tempi non sono determinati.
Intanto un gruppo di cittadini facenti parte di associazioni del territorio, cooperative, CIV e rappresentanti di quei genitori che da subito si sono battuti per sollecitare la riapertura dei giardini, hanno fatto ieri richiesta ufficiale per ottenere l'affidamento e la manutenzione del parco adiacente alla scuola. Si occuperanno di tenere i giochi a posto, di curare il verde e l'ordine di questo spazio dedicato all'infanzia così importante per la zona. Scongiurando la chiusura.

Sara Tagliente

TELECAMERA

Telecamera una battaglia vinta a metà
Erano state raccolte 1500 firme contro la presenza di una telecamera in via Canepari che aveva "punito" con salatissime multe cittadini e lavoratori di Certosa. A raccoglierle era stato il Comitato Liberi Cittadini di Certosa che aveva ascoltato i malumori di tanti che contestavano l'orario di attività della telecamera, e la posizione a ridosso di un semaforo. La richiesta di spostamento o rimozione della telecamera è stata presentata all'assessore alla Mobilità Dagnino lo scorso maggio, insieme alle 1500 firme. L'incontro dei cittadini con la Dagnino, c'è stato, invece, solo pochi giorni fa, insieme ai tecnici AMT.
Comune e AMT si sono detti disponibili a rivedere l'orario di funzionamento, facendolo partire alle 16 del pomeriggio. Rispetto alla rimozione, invece, c'è totale chiusura mentre si è disposti a considerare uno spostamento della telecamera all'inizio di via Canepari e non nella prossimità di un semaforo. Per i ricorsi, tuttavia, è possibile richiedere l'acquisizione della foto scaricando dal sito AMT il modulo di richiesta che poi va consegnato agli stessi uffici AMT in via Bobbio. Con la foto si può andare alla Polizia Municipale al Matitone per ottenere una valutazione della multa considerata ingiusta.
Dall'incontro è emersa anche la volontà di organizzare un'assemblea pubblica che vedrà coinvolti i cittadini e assessore Dagnino sulla viabilità a Certosa, un nodo critico che da anni i cittadini rivendicano. Non solo telecamera e multe, quindi, ma anche i problemi di via Jori, via Canepari, via Rossini. L'incontro che si terrà al teatro Albatros di via Roggerone, grazie all'ospitalità del Dopolavoro Ferroviario di Genova, ci sarà tra circa un mese e mezzo
Sara Tagliente 


martedì 1 ottobre 2013

Le Associazioni.......

Le associazioni cercano casa
Il caso,emblematico, del Comitato Liberi Cittadini di Certosa.
Sono ospiti dell'ANPI Rivarolo. Manca la mappa dei locali inutilizzati


Associazioni, cooperative sociali e comitati cercano uffici,magazzini,e sedi a Certosa. Ma non la trovano e lo spazio per il sociale è sempre più difficile da trovare. L'iter da seguire può variare secondo il regolamento civico ma in genere consiste in alcuni passaggi standard: si inoltra una richiesta scritta al Comune spiegando quali sono gli scopi dell'associazione, il numero degli iscritti, il nome del presidente, dei componenti il direttivo e si allega copia dello statuto. Se il Comune avrà una sede disponibile la metterà a disposizione (in comodato gratuito oppure per una cifra simbolica) A Certosa queste richieste sono state inoltrate ma la situazione è ferma perchè manca una mappatura dei locali a disposizione da poter eventualmente assegnare. Così a doversi organizzare ancora una volta sono le associazioni di cittadini che sul territorio svolgono un lavoro quotidiano sul sociale. Una di queste è l'ANPI che ormai da un anno ospita a titolo gratuito il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, anch'essa senza sede nonostante le richieste inoltrate da un anno. Per il presidente dell'ANPI Rivarolo, Walter Carbone, c'è la massima disponibilità ad aiutare chi ha bisogno di una sede. <<La solidarietà tra di noi - dice - è necessaria soprattutto in un momento così delicato. Noi siamo aperti verso chi lavora sul territorio, anche ai partiti, naturalmente se sono nell'alveo della costituzionalità>>. Secondo il Comitato Cittadino la situazione potrebbe risolversi attraverso l'utilizzo di diversi locali chiusi da tempo in zona. A partire dai locali Auser in via Bercilli e a quelli  in via Ariosto vicino al parco goichi. <<Non ci risulta che la mappattura dei locali sia stata fatta - commenta Enrico D'Agostino del Comitato Liberi Cittadini di Certosa- eppure ci amareggia sapere che in realtà qualche locale utilizzabile ci sarebbe e magari risolverebbe il nostro problema e quello di altre realtà sul territorio come la Cooperativa Insieme>>

Sara Tagliente

domenica 15 settembre 2013

La "Gabbia"

Femminicidio

Come promesso cerchiamo di fare un riassunto della iniziativa organizzata ieri nella "gabbia" di via Brin.
Tanto per iniziare, diciamo subito che l'argomento trattato era di un importanza tale che ci è sembrato, doveroso per un Comitato come il nostro iniziare a parlarne: il Femminicidio.
La giornata di ieri è stata pensata in continuità con la festa delle Librerie Indipendenti, durante la quale abbiamo ospitato fra le altre associazioni il Centro Antiviolenza Pandora, che abbiamo voluto valorizzare in quanto unico soggetto nella Valpolcevera ad offrire sostegno specializzato alle donne che subiscono violenze familiari; per far conoscere di più il lavoro che svolge il centro Pandora (che guarda caso soffre di grandi difficoltà economiche) abbiamo pensato a questa giornata sul Femminicidio.
Come al solito, e non ve lo racconto, c'è stato tutto un lavoro a monte che è durato alcuni mesi per portare ai risultati di ieri. L'allestimento all'interno della "gabbia" è cominciato alle 7 del mattino per terminare alle 14. Nel frattempo siamo stati anche gratificati dalla presenza dell'Assessore del Municipio Costa, e da alcuni rappresentanti di altre associazioni e Comitati che hanno portato il loro saluto.
Inoltre intorno alle 14, 30, pur essendo precedentemente impegnata in un evento istituzionale, è venuta a portarci il suo saluto e il suo apprezzamento, anche la Presidente del Municipio, Iole Murruni; averla avuta con noi, anche se per poco tempo, è stato davvero un piacere.
Alle 15, dopo il saluto del sottoscritto ai presenti e la presentazione del programma della giornata da parte di Alba Rosati, si è dato il via alla conferenza che ha visto le relatrici molto preparate e competent ci hanno parlato di quello che si fa per aiutare le vittime della violenza di genere e di come cambieranno (si spera in meglio) le cose in base alle nuove leggi (soprattutto quella sullo Stalking e quella più recente sul Femminicidio, dello scorso agosto).
Hanno parlato la dott.ssa Marta SABINO, commissario capo della Polizia di Stato, Vanessa Rondanina e Daniela Filippini, psicologhe dello "Sportello Pandora in aiuto delle donne", la Dott.ssa Enrica Calabresi, medico del Pronto Soccorso dell'ospedale "Villa Scassi" di Sampierdarena; la giornalista, e nostra amica, Sara Tagliente del Corriere Mercantile ha condotto in modo impeccabile la conferenza. Va citata anche la partecipazione di Rossana Aluigi, maestra della nostra scuola primaria L.Ariosto che ha illustrato il lavoro svolto dalla scuola su una tematica così delicata. 
All'esposizione dei temi della conferenza ha fatto seguito un dibattito molto partecipato con il pubblico. 
Alle 17 abbiamo ricevuto, a sorpresa, la visita dell'Assessore Comunale alla Sicurezza e Legalità, dott.ssa Fiorini e del Presidente della Fondazione del Palazzo Ducale, Luca Borzani, che ne venivano dall'analoga iniziativa che si stava svolgendo in contemporanea a Palazzo Ducale, e che hanno accettato di intervenire al dibattito. 
Entrambi hanno molto apprezzato anche il fatto che a parlare, al tavolo della conferenza, ci fossero tante persone giovani e così preparate, e che fossero tutte donne. (E noi ne siamo ben fieri!) 
Dopo la conferenza, Paolo Lazarich ha offerto al pubblico un bel momento di teatro. La sua bravura nel leggere il testo della celebre pièce di Franca Rame sullo stupro ci ha incredibilmente sorpresi ed emozionati tutti quanti.
Alla fine, come da programma, c'è stata la dimostrazione di autodifesa personale a cura dei maestri della scuola "Shin Shobukai Rju", che aveva lo scopo di far conoscere uno dei modi per affrontare ciò che sottostà alle storie di violenza: la paura fisica e psicologica, e per imparare a riconoscere i segnali della violenza e difendersi da essa; non dimentichiamo che le arti marziali insegnano soprattutto l'autocontrollo e il rispetto per gli altri ma anche per se stessi.
A conclusione della giornata, serata all'Albatros ( il teatro era stato offerto gratuitamente, grazie anche all'interessamento della presidente DLF Rosaria Augello), con "Pillole teatrali per ragazze perplesse " scritto e interpretato da una spassosissima e bravissima Francesca Isola. Appena possibile metteremo a disposizione il contenuto della conferenza che, che è stata documentata grazie alle riprese di Oreste Bronzati e di Andrea Brina, presidente della SOC, che come sapete ha dato il via TVB Certosa emittente non locale, di più! 


domenica 8 settembre 2013

Librerie ....

CHE FESTA.....

Che dire dell'evento di ieri delle Librerie Indipendenti, Mastro Librario, Libro Più, Sotto Sopra, e Finestere, che ha visto coinvolta l'intera CERTOSA che per una volta è riuscita a far parlare di se su TUTTI gli organi di stampa cittadina e la TV locali, per le sue "bellezze".
Ancora stamane non riesco ad esprimere tutta la mia soddisfazione, perchè vi confesso che parlare di Cultura mi sembrava un po' eccessivo. Perché pensavo che non potesse interessare più di tanto e a quali costi saremo andati incontro. Invece Grazie alle Librerie Indipendenti, al Portale promo-Genova e ai nostri volontari del Comitato, tutti INSIEME, siamo riusciti a dimostrare che c'è fame di Cultura e che la stessa la si può fare a costo ZERO basta aver la voglia di rimboccarsi le maniche.
Grande è stata la partecipazione del "popolo certosino" che fin dalla mattina, anche se la festa è partita alle 14,30, è venuta ad informarsi su che cosa stesse succedendo, siamo stati anche gratificati dalla presenza degli Assessori comunali, CRIVELLO ( che non ripudia mai le proprie radici Certosine è che è stato più di un ora con noi a discutere) ODONE (assessore al Commercio che con il suo intervento alle 14,30 ha aperto di fatto la festa), BOERO (assessore alla scuola che ha girato per gli stand informandosi su tutto), e l'assessore del Municipio Patrizia Palermo in veste di mamma; dagli Organi di Stampa,Corriere Mercantile, La Repubblica ed il SecoloXIX ; dalle emittenti televisive Secolo XIX on-line e Rai Tre Regionale, e l' emittente radio cittadina Radio Babboleo; dalle varie associazioni che hanno voluto essere presenti.
Come dicevo, la "festa" è iniziata alle 14,30 con l'intervento dell'Assessore Odone che ha sottolineato l'importanza di queste iniziative per i quartieri e per in Commercio stesso. Interessante la partecipazione di associazioni come Luanda, Scec, Arci Gay, Se non ora quando, Portale promo Genova,il centro antiviolenza PANDORA ed il gruppo dei Pittori Certosini che hanno esposto i loro lavori.
Simpatico e molto divertenti i laboratori per grandi e piccini e i giochi per bimbi organizzati dal presidente della Società Operaia Cattolica San Bartolomeo di Certosa, Andrea Brina e dalla sua "fantastica bambina Eleonora", grande successo hanno ottenuto le BOLLE DI SAPONE di Alessandra e C. che hanno fatto fantasticare i bimbi.
Intorno alle 15 alla "capanna dei topolini lettori" sono iniziate le letture per i più piccoli con la partecipazione della nostra amica Graziella del Teatro Gaucho, di Tiziana di Sotto Sopra e della maestra Giovanna, che praticamente sono andate avanti per tutto il pomeriggio a dimostrazione che ai bimbi i LIBRI PIACCIONO e che hanno una gran voglia di ascoltare le storie che vi si trovano e che non è assolutamente vero che preferiscono stare davanti alla TV, e che dire di NONNA JOLANDA che con il suo sorriso i suoi capelli bianchi ha intrattenuto grandi e piccini con letture del nostro dialetto GENOVESE. Davvero una persona GRANDE e a cui tutti ma proprio tutti vogliamo un gran bene.
Intanto presso "l'Arena" la prima piece teatrale portata in scena dal nostro grande Paolo Lazarich e dai suoi ragazzi della scuola L. Ariosto e anche qui nutrita la presenza di ragazzi e adulti; termitata è partita subito (davanti allo stand di Decorlizie di Mara Lertora) la perfomance dei ragazzi del teatro RubriK che oltre ad essere simpaticissimi e bravissimi ci hanno portato ad uno dei tanti momenti più attesi da bimbi e (grandi)" Il taglio della TORTA dei Topolini lettori" una torta bellissima fatta a forma di libri con due topolini intenti alla loro lettura, ideata, confezionata, creata da Mara Lertora di Decorlizie, un'altra di quelle "bellezze" di cui si fregia la nostra Certosa. 
E con la pancia piena si è ritornati all' Arena dove erano già pronti Matteo Indice e Marco Grasso per presentare il loro grande libro sulla N'drangheta in Liguria, "A meglia parola" che ha visto anche la partecipazione del presidente della Casa della Legalità, Christian Abbondanza, che con le sue inchieste e denunce è da tempo nel mirino delle cosche mafiose. A moderare la nostra Giovanna Ponsano. Un momento molto intenso che è stato intervallato da numerosi applausi e da una presenza di persone che ha lasciato allibiti gli stessi autori. E anche qui la nostra scelta è risultata vincente.
Al termine è toccato ai bravissimi ragazzi del teatro ManiMan che con le loro improvvisazioni hanno strappato molti applausi e un mare di sorrisi.
Ma ormai si erano fatte le 20 e nonostante ancora la moltitudine di gente che girava tra stand, bancarelle, giochi e l'assalto finale alla "Capanno dei topolini lettori" abbiamo dovuto chiudere la festa MA con una promessa
<<CI RIVEDREMO PRESTO PERCHE' NOI TUTTI INSIEME ... VOGLIAMO VIVERE IL QUARTIERE SENZA SUBIRLO>> e mi raccomando ANDIAMO AVANTI

P.S certo errori ne avremo commessi ma era la prima volta e se gli avete notati scusateci.
Però due righe lasciatamele ancora scrivere perchè sarebbe davvero irriconoscente da parte nostra non ringraziare Andrea D'AGOSTINO e Renata PITTALUGA che hanno creato ideato e disegnato, GRATUITAMENTE, tutta la parte grafica tutta la festa.
Un ringraziamento particolare lo dobbiamo a
Lia, (la nostra fotografa) Lidia, Claudio, Graziella, Evelina, Roberto, Alessandro (se non c'era lui con il suo furgone eravamo ancora lì) ,Daniele ,Emanuela ( che ha truccato i bambini da topolini e che alla fine era talmente stanca che si è truccata anche lei ), Giovanna, Alba,alla Croce Rivarolese, Daniela, Battistina, Tiziana, e C'E'...rtosa TUTTA.

GRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!

giovedì 5 settembre 2013

l'iniziativa di sabato prossimo

Il ruggito delle Librerie Indipendenti a Certosa

Le librerie Indipendenti in festa per la Cultura e il quartiere e parte del ricavato al Centro Antiviolenza Pandora.
Sabato prossimo a partire dalle 14 presso i giardini di piazzale Emilio Guerra, si terrà la festa delle librerie indipendenti dal titolo "Librerie Indipendenti per vivere il quartiere senza subirlo". Si tratta del secondo appuntamento dopo la prima festa delle librerie indipendenti che si era tenuta lo scorso 22 maggio al Beriocafè e che aveva riscosso molto successo.
L'evento organizzato da quattro librerie indipendenti di Genova, Libro Più, Finistere, SottoSopra e Mastro Libraio in collaborazione con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa e il portale PromoGenova.it, intende offrire alla cittadinanza un momento di Cultura, riflessione e intrattenimento,all'interno di un quartiere dove da tempo iniziative dedicati a questi temi mancano.
La festa partirà alle 14 e coinvolgerà adulti e bambini con momenti di lettura, laboratori, giochi, dimostrazioni e stand. Per i più piccoli, infatti, durante tutta la durata della manifestazione sarà possibile entrare nella "Capanna dei topolini lettori" a loro dedicata, e partecipare a letture educative e ludiche, pensate dalle Librerie Indipendenti per loro.
Alle 16 Mara Lertora e il gruppo di Cake Design delizieranno il palato dei presenti con il taglio della torta dedicata all'evento. Creatività, gusto e intrattenimento saranno protagoniste dell'evento. L'iniziativa, tuttavia, sarà anche un'occasione per conoscere la realtà delle associazioni e del volontariato della zona grazie agli stand informativi posti in diversi zone dei giardini.
Alle 17 il "cuore" della manifestazione sarà la presentazione del libro di Matteo Indice e Marco Grasso "A meglia parola - Liguria terra di n'drangheta" nella quale saranno presenti, oltre agli autori, Christian Abbondanza, presidente della Casa della Legalità, da tempo nel mirino delle organizzazioni criminali per il suo impegno e ricerca sulle presenze mafiose nel Nord Italia e sui meccanismi che ne regolano l'intrusione nella politica e nelle Istituzioni.
Sarà possibile durante la manifestazione conoscere e cosa sono e cosa fanno a Genova le Librerie Indipendenti, la loro diversità dalle grandi catene commerciali, come fanno Cultura sul territorio. <<In questi tempi, è difficile sopravvivere - dice Daniela Bordanzi titolare di Mastro  Libraio, libreria indipendente di Certosa- ma non vogliamo piangerci addosso non è nel nostro DNA. Così abbiamo pensato di riunirci sotto l'aggettivo che esprime quello che abbiamo in comune rispetto ai mega store come Feltrinelli o Mondadori: essere indipendenti. Non rispondiamo alle logiche di mercato e di vendita, noi cerchiamo la qualità delle pubblicazioni e siamo anche dei consiglieri fidati dei clienti, suggeriamo i migliori testi in circolazione, anche se non famosissimi. In poche parole, cerchiamo di fare cultura in maniera immediata e vicina, a km zero, con tutto l'entusiasmo di chi fa' il mestiere che ama>>
Inoltre si potranno anche conoscere le iniziative e il lavoro sulla zona del Comitato Liberi Cittadini di Certosa che da più un anno, cerca di ascoltare la voce di chi vuole un quartiere sano e vivibile. <<Ci è sembrato naturale avviare questa iniziativa con le librerie indipendenti che fanno da presidio culturale sul territorio - commenta Enrico D'Agostino, portavoce del Comitato - per dare il segnale che si può fare lettura, svago e intrattenimento in maniera semplice e gratuita. E questa è solo una delle iniziative per far rivivere il quartiere di Certosa che realizzeremo>>.
Una parte del ricavato della manifestazione andrà al Centro Antiviolenza Pandora che da diversi mesi attraversa un momento difficile per la mancanza di fondi e che è ospitato, per questo, nei locali del Municipio Valpolcevera. Un centro importante, l'unico sul territorio che si occupa di ascoltare e aiutare attivamente le donne che subiscono violenze e che in questo momento ha bisogno di un aiuto economico. Anche a Certosa e Genova, del resto, come registra il dato nazionale (gli ultimi dati sono quelli del telefono Rosa) l'aumento della violenza sulle donne è stato esponenziale negli ultimi mesi e non tende a diminuire, come testimoniano le 124 vittime del 2012, barbaramente uccise da mariti, conviventi o semplicemente da stalker. Di qui l'importanza dei centri antiviolenza, tra i primi a essere colpiti dai tagli del Governo ma tra i primi anche sul territorio a soccorrere le donne a situazioni di violenza e sopraffazione quotidiana.
Un ringraziamento per la collaborazione all'iniziativa va ai grafici Andrea D'Agostino e Renata Pittaluga.

lunedì 2 settembre 2013

Certosa..............

Certosa, guerra ai rifiuti ingombranti
Materassi e pezzi di mobili abbandonati in P.zza Petrella. Ieri i volontari in azione...

L'Assessore Palermo.<<Presto riapriremo i giardini Ariosto>>

I cittadini e i commercianti di Certosa sono sul piede di guerra. La situazione dei rifiuti ingombranti si è fatta critica nel quartiere: In P.zza Petrella i cassonetti sono sempre assediati dai rifiuti di tutti i tipi e le aiuole invase da materassi, cuscini e pezzi di mobili, come accade spesso anche in via Piombelli. Un monumento all'inciviltà <<Non abbiamo nulla da rimproverare ad Amiu che in questo caso fà davvero quello che può - dice Enrico D'Agostino portavoce del gruppo di volontari - Situazioni come quella di p.zza Petrella o via Perlasca sono da attribuire, purtroppo, allo scarso senso civico di alcuni>> Nell'ottica di sensibilizzazione i cittadini sul tema, ieri mattina è stata dedicata alla pulizia volontaria del quartiere su iniziativa del Comitato Liberi Cittadini di Certosa (e per correttezza anche dalla Società Operaia Cattolica Certosa e dal Bar Joy) con il patrocinio del Municipio Valpolcevera. <<Incentivare il volontariato è il nostro obiettivo - dice Patrizia Palermo, assessore municipale all'Ambiente - I cittadini vogliono vivere il territorio che amano e di cui si sentono custodi. Gli spazi pubblici devono essere valorizzati ma soprattutto rispettati, condivisi e non vandalizzati come succede spesso>>
Proprio la recente chiusura dei giardini Ariosto è da attribuire ai troppi atti vandalici avvenuti nella zona. Dopo una segnalazione, infatti, la Polizia Municipale li ha chiusi perchè un gioco dei bambini era stato rotto e reso inagibile da alcuni balordi. Ma i cittadini hanno richiesto a gran voce che i giardini - gli unici in quella zona, peraltro vicini alla scuola Ariosto - fossero riaperti dopo aver rimosso il gioco danneggiato. << Purtroppo anche rimuovere un gioco ha un costo - commenta Patrizia Palermo - Attualmente si sta pensando di sostituirlo con uno nuovo che dovrebbe arrivare in tempi non troppo lunghi. Lasciare quell'area priva di attrezzature per i bambini sarebbe un vero peccato. Faremo in modo assieme ad Aster, che ha la competenza per la manutenzione dei giardini, di fare in fretta ma i cittadini dovranno avere un po' di pazienza

Sara Tagliente

domenica 1 settembre 2013

La storia di una piccola libreria di quartiere

La storia di Mastro Libraio
la storia di una piccola libreria di quartiere

La libreria Mastro Libraio è stata aperta in Via G. Rossini a Rivarolo nel 1995, poi dopo un cambio di gestione, nel 2007...sono arrivata io....
Nel corso degli anni ho organizzato diverse presentazioni, incontri con i ragazzi delle scuole medie, per capire come funziona una libreria, e sulla differenza tra Librerie e Biblioteche, che non è così scontata....incontri tra bimbi e illustratori, letture "dell'orrore" durante Halloween.
Il mio amore per i libri anche se è nato tardi non solo non è mai finito ma è diventato sempre più forte, tanto da portarmi alla pazza scelta di rilevare una libreria.

Oggi dopo 6 anni e dopo un trasloco in un locale sull'altro lato di via Rossini, più piccolo rispetto al precedente (quasi la metà) al fine di ridurre un pochino le spese, si è instaurato un vero e proprio rapporto di amicizia con chi all'inizio era "solo" un cliente.
Ho visto crescere fisicamente (alcuni ormai sono maggiorenni) e culturalmente molti bambini che mi salutano chiamandomi per nome anche quando mi incontrano lontanto dal negozio.
In una piccola libreria di quartiere non solo si comprano i libri, ma si parla, si instaura un rapporto di fiducia tra libraia/o e cliente e molto spesso ci si trova con nuovi contatti, nuove amicizie e con qualcuno la familiarìtà è diventa tale e tanta che ci si scambiano auguri di compleanno, regali a Natale, consigli, confidenze e anche sostegno reciproco in momenti difficili della vita, insomma una libreria di quartiere è molto più che un negozio di vicinato.
Ci sono persone che entrano per un acquisto (alcune volte anche solo per chiedere un'informazione) e poi restano a parlare un'ora delle cose più svariate, oppure passano anche solo per salutare e fare quattro chiacchere, chi passa per segnalare disagi nel quartiere o sapere a chi rivolgersi per risolvere qualche problema.

Una libreria indipendente si distingue da tutte le altre, una libreria indipendente è unica.
Già perchè ogni libraia/o indipendente "costruisce" la propria libreria in base al quartiere in cui si trova, acquista i libri molto spesso in base ai gusti dei propri clienti più che in base alle classifiche o alle novità in uscita.

Nel corso del tempo è nata anche una bella, se pur complessa, collaborazione con il Cine-Teatro Albatros gestito dal DopoLavoro Ferroviario e soprattutto con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa del quale ora faccio parte.
Non posso dire invece lo stesso per molti negozi di vicinato, purtroppo nel quartiere non è facile riuscire a creare collaborazioni e sinergie tra negozianti, molto spesso ci si trova di fronte persone che preferiscono restare, metaforicamente parlando, chiuse nel proprio negozio e fare una "guerra tra poveri" piuttosto che "rischiare" di buttarsi in un'avventura e provare a fare qualcosa di diverso, qualcosa che col tempo portrebbe portare ad un miglioramento del quartiere con benefici per tutti.
Difficile per chi come me e come le mie colleghe ha deciso di lanciarsi in quest'avventura senza averne un guadagno, riuscire a spiegarsi questo tipo di atteggiamento, ma del resto siamo a Genova e il "maniman" si sa regna sovrano, ma non per noi!!!!

Ora prosegue questa avventura con le mie quattro colleghe, Battistina, Tiziana ed Elisabetta con le quali si è deciso di provare a portare nei vari quartieri la nostra voglia di lottare affinché queste cose vengano recepite dalla maggior parte delle persone che abitano nella nostra città. Ma soprattutto dalle istituzioni che spesso convogliano le loro attenzioni verso grandi progetti costosi e concetrati in poche zone, mentre sostenere le piccole librerie di quartiere vorrebbe dire aiutare i quartieri stessi senza grandi spese, ma semplicemente agevolando le iniziative che librerie e associazioni vogliono creare per migliorare la vita culturale e sociale di questa nostra bella città.

La voglia di fare, creare, costruire qualcosa di bello e di buono c'è e molta, purtroppo ci si scontra con balzelli di ogni genere, cavilli burocratici e leggi assurde che impediscono alle idee e all'entusiasmo delle persone di spiccare un balzo verso l'alto.


Daniela Bordanzi