martedì 25 marzo 2014

I bambini e il cibo rapporto "



Buon successo per l’iniziativa “I bambini e il cibo” che si è tenuta lo scorso sabato presso la Scuola elementare “Ariosto”. La giornata è stata organizzata dalla scuola Ariosto con la collaborazione del Comitato Liberi Cittadini di Certosa. L’ incontro rientra nel progetto educativo che la scuola porta avanti da anni assieme ad altri temi come l’intercultura. Per il comitato di quartiere è stato uno degli appuntamenti  dedicati all’aspetto della salute nel quartiere a cui un gruppo di studio sta lavorando.Relatori della giornata informativa la dottoressa Debora Infantino del Centro psicopedagogico la Bussola, la dietista Francesca Bruzzone e nel ruolo di moderatore il dott. Massimo Rodano.  Sono stati affrontati i principali problemi dell’alimentazione dei bambini: inappetenza, obesità, difficoltà ad assaggiare, alimenti più ‘difficili’ per il gusto come le verdure, tempi e aspetti relazionali legati al cibo. Tante le domande dei genitori a cui sono state date risposte dagli esperti sia nel merito dell’aspetto nutrizionale sia in quello emotivo. In contemporanea con l’evento, si sono svolti quattro laboratori con a tema il cibo dedicati proprio ai bambini. Sono stati condotti da tre volontari della Bottega Solidale, da Marina Guarino, (esperta conduttrice formatasi presso il Laboratorio Migrazione del Comune di Genova) e dalle maestre della scuola Ariosto. Hanno dato il loro appoggio e aiuto anche alcuni membri del Comitato Genitori della scuola, formatosi da qualche mese ma già molto attivo nella vita scolastica e in quella del quartiere.  “Una giornata importante ma non sarà l’unica- ci dice Giovanna Ponsano coordinatrice del gruppo di studio del Comitato- perché la sinergia con la scuola Ariosto, ne siamo sicuri, ci porterà a nuovi progetti di collaborazione. Un momento di aggregazione dal quale siamo usciti con una visione più articolata dell’importante tema dell’alimentazione dei bambini”.



Viua Piombino

Via Piombino cambia tutto




SI è tenuto nei giorni scorsi a Certosa il sopralluogo con il responsabile dell’area tecnica del municipio V Valpolcevera, geometra Rocchi, e una delegazione comitato Liberi Cittadini di Certosa per appurare le condizioni per il rinnovo dell’attuale via Piombino, per cui è stata già inoltrata agli uffici competenti la richiesta  di cambionome in Piazza Peppino Impastato. Da quello che è emerso, il vespasiano (che riversa in condizioni igienico-sanitarie fatiscenti) sarà pulito e risistemato ma non chiuso. Grazie alla sollecitudine dei commercianti della zona che hanno considerato urgente la rimessa in ordine di questo locale civico, i tempi dovrebbero essere abbastanza brevi, anche se non ci sono scadenze precise nel merito. Le attuali panchine saranno disposte in circolo in modo da favorire l’aggregazione. I dissuasori posti all’entrata di via Piombino da via Jori (non funzionanti da diverso tempo e di impaccio per i mezzi di pubblica assistenza e di soccorso) sono stati un altro punto del sopralluogo. Sarà rimosso il dissuasore posto nel mezzo e ai lati si è ipotizzato di posare due fioriere con una catena che, per situazioni emergenza, potrà essere staccata.

giovedì 20 marzo 2014

Discarica Abusiva

Fusti arruginiti e vernici, la discarica sotto l'autostrada

I cittadini:<<Puzza e rifiuti, temiamo per la nostra salute>>

C'è un sentiero che si perde nel verde, costeggia la gola del rio Maltempo e porta da Certosa di Rivarolo a Begato (Garbo). <<Sarebbe un percorso bellissimo - spiega Enrico D'Agostino del Comitato Liberi Cittadini di Certosa - potremmo portarci le scuole per fare delle passeggiate, o potrebbe venirci chi fa jogging. Purtroppo però c'è tutta questa immondizia...>> 
Alla base dei piloni che sorreggono il viadotto dell'autostrada Genova - Milano si ha l'impressione di essere in una discarica. Vecchi fusti arrugginiti fanno compagnia a materassi, mobili rotti, cumuli di calcinacci di chissà quale cantiere edile. Ma anche batterie di automobili accatastate le une sulle altre che stanno cominciando a disperdere il loro liquido energetico. << Qui prima era una vera e propria discarica - continua D'Agostino - ma gli anni scorsi hanno cominciato a bonificare. Poi ad un certo punto si sono fermati. Temo che non abbiano soldi ed il suolo è privato>>.
Negli anni '90 il suolo di proprietà del marchese Cattaneo Adorno era gestito da due custodi. La Casa della Legalità ha postato un video su youtube che documenta l'attività che veniva svolta inn quell'appezzamento di terreno. Si vedono carterpillar ricoprire fusti che contengono chissà quale sostanza fino a creare la collina che oggi tutti possono vedere.
<<Era una vera e propria discarica tra gli edifici - spiega Patrizia Palermo, assessore municipale all'ambiente della Valpolcevera e anima del Comitato di via Piombelli - la collina non esisteva. In quell'area hanno ammassato non so quanti fusti>>.
I fusti contenevano solventi e vernici. Nel corso degli anni sono stati rimossi quelli che erano in superficie, ma rimangono quelli sotterrati. Ci sono due interventi di bonifica eseguiti dall'AMIU per conto del Comune. Sono stati rimossi i fusti e smantellati i manufatti di amiantopresenti. Secondo le analisi portate avanti da Arpal, gli ultimi di marzo 2013 sono abbastanza rassicuranti. << le analisi effettuate con pieziometri e inclinometri, fatte per stabilire se ci possono essere inquinamenti delle falde acquifere, mostrano valori compresi nelle norme di legge - fanno sapere da Arpal veranno usati anche dei campionatori passivi per saggiare la salubrità dell'area nelle aree circostanti>> l'ex discarica abusiva di via Piombelli:
<<Le analisi danno risultati positivi - spiega ancora Palermo - sembrerebbe, salvo qualche piccolo sforamento, che i dati siano abbastanza dentro la normativa. Io non mi sento di dire che il rischio della salute è scongiurato, dovrebbero dirlo gli organi competenti. Adesso almeno la gente non può più entrarci a portare i cani o a passeggiare. La zona è stata messa in sicurezza. Per adesso hanno fatto dei lavori, ma questa non è una condizione da Paese Civile. La situazione è problematica>>.
Sbancare la collina di rifiuti ha dei costi proibitivi. Il suolo è privato, ma il proprietario è stato riconosciuto innocente e quindi non spetta a lui la bonifica e la caratterizazione dell'area ma al pubblico. << Noi abbiamo fatto quello che ci ha chiesto la Regione - spiega l'assessore comunale all'Ambiente Valeria Garotta - abbiamo ricevuto dei contributi e abbiamo portato a termine i lavori che era possibile fare. La bonifica completa dell'area costa diversi milioni di Euro e non so se la Regione possa finanziare tutto questo. Ma la messa in sicurezza dell'area è garantita. Saranno fatti tutti i lavori per assicurare la salute degli abitanti dell'area>>.
I cittadini della zona sono preoccupati , << alla fine non sappiamo quello che c'è sotto la terra. Arpal e AMIU dicono che non ci sono problemi per la salute e per l'inquinamento ambientale - racconta Enrico D'Agostino del Comitato Liberi Cittadini di Certosa però nella zona continuano a depositare di tutto. Solo una decina di giorni fa sino all'area Filea si sentiva un odore nauseabondo. La gente continua a venir qui e fare come se nulla fosse. Bruciano i rifiuti, e non sappiamo cosa contengano>>

 

giovedì 13 marzo 2014

Liberi Cittadini\

Liberi Cittadini  l'associazione che vive il quartiere
nati due anni fa per contestare i park nell'ex Filea

<<Vivere il quartiere senza subirlo>>. Quando Enrico D'Agostino pronuncia queste parole gli si illuminano gli occhi. Lui è il presidente del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, un associazione che ha appena compiuto due anni di attività e che cerca di rendere più facile la soluzione dei piccoli e grandi problemi che affligono il quartiere. <<Siamo nati il 9 marzo del 2012 - racconta D'Agostino - nell'area ex Filea la Genova Parcheggi aveva messo posti a pagamento dappertutto. Dalla sera alla mattina avevamo perso 54 posti che costavano 1,50 euro l'ora. Allora ci siamo riuniti e abbiamo deciso di protestare. Con la nostra attività siamo riusciti a far fare dietro front alla società. Adesso i residenti hanno i loro parcheggi.
Da quel giorno Enrico D'Agostino non si è voluto più fermare <<abbiamo fatto due cortei anche quando volevano chiudere il Centro Unico di Prenotazione della zona. Qui la cittadinanza è composta da persone di una certa età, chiudere quel servizio sarebbe stato tremendo. Grazie a Dio non è avvenuto, anche grazie all'azione del presidente del Municipio, Iole Murruni>>. E con il Municipio loro hanno un rapporto costante, <<siamo la loro spina nel fianco. Interloquiamo sempre sui problemi che la gente ci segnala. Noi però non risolviamo direttamente i problemi, ma interloquiamo con chi ha la possibilità di risolverli>>.
Un sabato al mese, i membri del Comitato si incontrano in via Piombino e fanno la loro AGORA'. <<Chiediamo alle altre associazioni e ai cittadini di segnalare i loro problemi e le loro idee perchè insieme, uniti, si ottengono miglior risultati. Sono contento perchè riusciamo in qualche maniera a far dialogare le associazioni laiche con quelle cattoliche. Per Natale in via Piombino c'erano il mercatino dell'Associazione Cristiana Ragazzi e i banchetti dell'ANPI. Poi al centro un grande presepe di nove metri costruito dai bambini delle scuole. Noi facciamo anche recupero della manualità>>
L'associazione ad oggi conta 60 iscritti che collaborano alle varie iniziative. Una delle ultime è quella di aver raccolto oltre cento firme per la riqualificazione del vespasiano di via Garello. Le hanno consegnate in  Municipio e all'assessore dei Lavori Pubblici Gianni Crivello.
Enrico D'Agostino però crede che nella vallata ci sia bisogno di legalità <<Il problema di Certosa, possiamo dire parafrasando Benigni, non è il traffico. Mi sono stati bruciati due furgoni. Questo oltre le minacce da parte di soggetti che sono legati a famiglie 'ndraghetiste e mafiose. Proprio per le attività di denuncia che abbiamo svolto anche con la Casa della Legalità di Christian Abbondanza. La Dia lo ha detto nelle sue relazioni che in Liguria c'è la mafia, sono stati sciolti anche due comuni per infiltrazioni mafiose>>
Adesso sotto il suo portone di casa passano le volanti delle forze dell'ordine ad intervalli regolari per controllare che tutto sia a posto.
per lui però la soluzione esiste. <<La Legalità va di pari passo con la bellezza e con la conoscenza della bellezza. Sper che nessuno pensi che sia uno degli altri che va in giro speculando sul discorso della bellezza. Lo faccio in onore di Peppino Impastato e del discorso che fa nel film "i cento passi" guardando dall'alto l'areoporto di Punta Raisi>>
La Fondazione Palazzo Ducale ha deciso di pubblicizzare il progetto "Bellezza e Legalità" organizzato dal Comitato Liberi Cittadini di Certosa, dalla Società Operaia Cattolica e dalle Librerie Indipendenti. <<E' una realtà che vive sul territorio e che promuove la lettura dei libri e l'attivismo culturale - spiega il presidente Luca Borzani. In più da tempo palazzo Ducale cerca di creare delle reti di integrazione, un modo di collaborazione per valorizzare le singole iniziative>>

mercoledì 12 marzo 2014

Bellezza e Legalità

Bellezza e Legalità...Nove mesi di teatro, musica ed iniziative nel cuore di Certosa
Riqualificare piazza Piombino

E' il mantra del momento la bellezza, ma loro hanno iniziato in tempi non sospetti lo scorso settembre, nel corso di una riunione. "Bellezza e Legalità" è il titolo di un progetto annuale, fondato su due concetti, bellezza e Legalità, appunto strettamente connessi. <<Dove c'è rispetto per la legge e dove non vige la logica mafiosa - dice Enrico D'Agostino, fondatore del progetto con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, le Librerie Indipendenti e la Società Operaia Cattolica di Certosa - c'è spazio per un geranio su un balcone, per una strada pulita, per rivedere gente per strada anche di sera, per la collaborazione proficua con le istituzioni>> Il progetto parte dalla riqualificazione di via Piombino, il centro del quartiere, dove un vespasiano malfunzionante, panchine rotte e illuminazione carente, sono stati per anni la "cifra" del degrado. <<Vogliamo ripartire dalla riqualificazione di questa piazza - continua D'Agostino - risistemandola in tutte le sue criticità. E poi il passo successivo sarà il cambio del nome. Si chiamerà piazza Peppino Impastato, uno che di bellezza e legalità se ne intendeva, fino al punto di sacrificare la sua vita per questo>> Di pari passo, il progetto sulla salute, l'intenzione di svolgere , in collaborazione con Valerio Gennaro, epidemiologo dell'IST di Genova, un indagine sulla salute del quartiere, nel contesto della richiesta di un registro tumori nel Municipio. Da Aprile a Dicembre gli eventi di "Bellezza e Legalità" animeranno Certosa. Si partirà con una giornata, il prossimo 12 Aprile, nei giardini di piazzale Guerra, dedicata ai cani, con la dimostrazione dell'attività dei segugi antidroga e un concorso a loro dedicato. Poi il ricordo della Resistenza il 26 Aprile, libri, Festival del Jazz e teatro.

martedì 11 marzo 2014

CERTOSA

Mangiar sano... Ecco i consigli per i bambini

Un appuntamento dedicato all'importanza della buona alimentazione. Il 22 marzo, presso l'Istituto Comprensivo "Ariosto" di Certosa, i genitori potranno informarsi su come far apprezzare i cibi che "fanno bene" e sono salutari per i bambini. L'iniziativa svolta in collaborazione con il Comitato Liberi Cittadini di Certosa, i pediatri e i medici di base del quartiere, la Bottega Solidale. <<L'appuntamento si inserisce all'interno del gruppo di studio del nostro Comitato dedicato alla salute del quartiere - commenta Giovanna Ponsano, coordinatrice del progetto. Tentiamo di approfondire la tematica del "vivere bene" e, per farlo, dobbiamo capire "come sta" la gente che abita in zona. Due sono gli obiettivi della nostra ricerca: i bambini attraverso il lavoro con le scuole, e gli anziani, con la collaborazione dei medici di famiglia>>. La scuola Ariosto si è dimostrata interessata a seguire questo percorso. ci saranno laboratori per bambini e genitori, risposte e consigli medici specialisti. <<Come scuola ci occupiamo attivamente di educazione alimentare - dice Rossana Aluigi, maestra e coordinatrice di diversi progetti dell'Istituto - attraverso, ad esempio, l'iniziativa del Fruttometro, ovvero la sostituzione della merenda dei bambini con un frutto di stagione, con la collaborazione del Comune. Noi notiamo che tante volte i bambini hanno difficoltà anche nel semplice assaggio e che il cibo potrebbe, invece, diventare occasione per momenti di socialità e aggregazione. Il messaggio che vorremmo far passare nella giornata del 22 marzo è che il buon cibo non è solo sano nutrimento ma anche condivisione, amicizia, serenità. E' questo quello che proveremo a fare in quella giornata e ci auguriamo che ci sia tanta partecipazione da parte delle famiglie dei bambini>>.