Piazza Impastato cambio di nome a costo zero
Anche Rifondazione comunista chiarisce <<anche noi d'accordo>>
Il
‘tormentato’ iter per il cambio di nome da via Piombino in via o piazza
Peppino Impastato a Certosa, continua. La polemica della scorsa
settimana, nata già alcuni giorni prima per attacchi da parte di alcuni
residenti e da un esponente di Rifondazione Comunista rispetto ai costi
che i commercianti della zona avrebbero dovuto sostenere in seguito al
cambio burocratico di nome, sembrano essere giunte al nodo focale. Il
Comitato di quartiere promotore dell’iniziativa all’interno del più
ampio progetto culturale e sociale “Bellezza e Legalità” ha infatti,
informato, dopo un incontro con l’ufficio Toponomastica del Comune di
Genova, i negozianti della via, uno per uno, della possibilità, per le
nuove leggi, di non dover sostenere aggravi economici. “Noi come
Comitato- spiega Enrico D’Agostino, presidente del Comitato Liberi
Cittadini di Certosa-non abbiamo voluto imporre assolutamente nulla a
nessuno era ed è una proposta che sta seguendo il suo iter burocratico
nel rispetto delle procedure, tanto è vero che prima di iniziare tale
iter siamo andati ad informarsi agli uffici competenti (toponomastica,
ordine dei commercialisti, Camera di Commercio, organizzazioni di
categoria dei commercianti) proprio per non gravare sulle eventuali
spese a cui sarebbero andati incontro sia i residenti che le attività in
loco, e solo dopo le assicurazioni ricevute che non ci sarebbero stati
costi per i residenti ed il solo fastidio per i commercianti di
comunicare alla Camera di Commercio il cambio di denominazione della via
e di non cambiare Partite IVA, Codici Fiscali e quant'altro , ma solo
la spesa magari dei biglietti da visita e dei timbri, abbiamo deciso di
inoltrare la richiesta”. La direzione provinciale di Rifondazione
Comunista ha dato in maniera ufficiale il suo appoggio al progetto,
attraverso un comunicato stampa diffuso solo qualche ora prima della
polemica riportata dai quotidiani cittadini. Ma, a distanza di una
settimana, la posizione è confermata. “E’ importante dire che noi non
siamo contrari al cambio del nome di via Piombino- spiega Gianluca
Lombardi, segretario provinciale del partito- e che il fenomeno mafioso è
presente nella città di Genova ma in Valpolcevera e in quella zona,
sicuramente in maniera più accentuata. Quindi è importante dare un
segnale forte e in questo senso siamo solidali con l’iniziativa del
comitato di quartiere: è importante, quindi, che Piazza o via Peppino
Impastato nasca proprio lì, lo auspichiamo. Peppino Impastato è stato
un nostro iscritto, suo fratello che è impegnato a promuovere la sua
memoria in Italia è anche lui un nostro tesserato e, quindi, non
possiamo che auspicare che ciò avvenga. Della polemica nata da un nostro
esponente contrario posso dire che ‘salviamo’ sicuramente la sua buona
intenzione di voler ascoltare, in questi tempi di crisi e difficoltà, il
territorio e le sue istanze. La valenza sociale ed etica di uno spazio
dedicato alla figura di Peppino, non si discute”.
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